Per i 40 anni del mio compagno ho organizzato un weekend a sorpresa in Val Formazza. È legittimo a questo punto chiedersi: cosa c’è da vedere in Val Formazza? Perché la Val Formazza? Per i 40 anni non potevate andare in una località più cool? Ibiza era piena? Londra? Parigi?
Beh, ci sono diversi vantaggi che giocano a favore della sopracitata valle se, come nel nostro caso, avete al seguito una bambina di tre anni e un neonato di tre mesi:
- è vicina a Milano
- offre cose diverse da fare anche se non si è super sportivi
- ha le cascate (del Toce)
- gli amati formaggi
- le terme (di Premia)
- le mucche e i prati in fiore
- prezzi molto ragionevoli
Insomma, un weekend di luglio abbiamo fatto la valigia di nascosto, ci siamo infilati in macchina e siamo partiti: prima tappa, le cascate del Toce.
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Cascate del Toce
Il salto d’acqua più imponente d’Europa: così sono definite le cascate del Toce, probabilmente l’attrazione più famosa della Val Formazza.
Impressionanti, roboanti, maestose, se avete nervi saldi e cuore coraggioso potete provare a sporgervi dal balconcino di legno che guarda direttamente le cascate.
Apertura e orari
Le acque del Toce si gettano a valle in località Frua cadendo per 143 metri. Ma attenzione, prima di partire controllate le date di apertura e gli orari sul sito del Comune di Formazza (nel 2021 aprono il 2 giugno e chiudono il 19 settembre).
Dove mangiare alle Cascate del Toce

Potete optare per uno dei bar a ridosso del punto panoramico dove le cascate si gettano nella valle: panini e piatti caldi sono assicurati per un pranzo veloce ma di buon qualità.
Se cercate qualcosa un livello superiore, segnalo due opzioni:
- Lo storico Ristorante Cascata del Toce, all’interno dell’albergo che fece la storia del turismo alpino durante la Belle Epoque. Architettura e sale sono state disegnate alla fine dell’800 da Piero Portaluppi (lo stesso architetto cui si deve il recupero della Vigna di Leonardo a Milano oltre che autore di Villa Necchi Campiglio, bene del Fai in centro a Milano) mentre il menù è a base di cucina tipica ossolana.
- A Riale c’è invece la Locanda Walser Schtuba, segnalata anche dalla Guida Michelin: dimora a gestione famigliare con ristorante e camere, qui lo chef Matteo Sormani mescola tradizione e creatività, polenta e formaggi, pane e dolci fatti in casa, recuperando le antiche ricette walser e usando molte erbe spontanee. Ci credereste? Qui da novembre si produce un panettone artigianale che dicono essere incredibile, il pane è prodotto in casa con il lievito madre e l’olio arriva dall’isola d’Elba, dove viene prodotto in modo biologico.
Crodo
Girando con due bambini, uno dei quali molto piccolo, la condizione necessaria al weekend era soggiornare in un albergo family friendly. Prima di partire avevo minuziosamente passato il web al setaccio e alla fine ho prenotato all’albergo Edelweiss a Viceno, poco distante da Crodo (no, non è un post sponsorizzato, all’Edelweiss non hanno idea di chi io sia).

Scelta azzeccatissima perché oltre a camere attrezzate e al ristorante, c’era un piccolo parco giochi esterno e soprattutto una piscina riscaldata interna a disposizione gratuitamente degli ospiti.
Così Miro ha fatto il suo primo bagno in piscina mentre noi e Irene abbiamo sguazzato in lungo e in largo praticamente da soli.
Cosa vedere a Crodo e dintorni

- Casa Museo della Montagna a Viceno, a due passi dall’hotel, per scoprire com’era una casa contadina del secolo scorso
- Parco naturale Alpe Veglia e Alpe Devero, per gite, passeggiate, vie storiche, avvistamento animali
- Orridi di Uriezzo, considerati il grand canyon del Piemonte, un serie di gole in Valle Antogorio scavate nel corso dei secoli dai torrenti formati dal ghiacciaio del Toce (l’accesso più vicino è a Premia)
- La latteria Antigoriana di Crodo dove acquistare il Bettelmatt, il formaggio prodotto solo in alcuni alpeggi estivi dell’Ossola, l’Ossolano, il Cistellino, il burro di montagna, la crobiola,
Noi ovviamente abbiamo scelto la via meno impegnativa e più rilassante, ovvero le terme.
Terme di Premia

[Le terme sono per ora chiuse, la riapertura è prevista a dicembre 201]
Le Terme di Premia un lunedì di luglio sono il paradiso in terra: costano poco, non c’è nessuno, si sguazza nell’acqua guardando montagne e cascate, insomma si sta benissimo.
Ci sono piscine termali sia all’interno che all’aperto, un centro benessere, c’è la possibilità di fare massaggi e trattamenti, c’è un’area terapeutica che terapie inalatorie, balneoterapiche o flebologiche, un’area acqua per i bambini e un giardino esterno meraviglioso.
Insomma noi siamo tornati dalla Val Formazza un po’ più leggeri e rilassati di quando siamo partiti e nettamente più contenti!
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