Si va in Trentino Alto Adige fingendo spavaldi di amare il trekking, le camminate, lo sci, o al limite i mercatini di Natale. Per quanto mi riguarda, vado in Trentino Alto Adige perché adoro la cucina di montagna e ancor più i magnifici vini che qui si producono.

Quindi l’unico trekking che posso prendere in considerazione è quello che mi porta da una cantina all’altra, tra vigneti e calici di Gewürztraminer, Riesling e Pinot Nero.

Non per niente in Trentino Alto Adige abbondano le cosiddette Strade del Vino e dei Sapori, itinerari studiati e segnalati per far scoprire i tesori vinicoli di una parte ristretta del territorio regionale e di un prodotto particolare: si può fare il tour delle malghe, andare alla scoperta delle mele trentine, del miele, delle grappe o dei birrifici artigianali, perché non dimentichiamo che qui si produce anche un’ottima birra (si può persino dormire in un vinum hotel).

Noi ci concentreremo sul vino: pronti? Si va.

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Strada del Vino trentino Termeno
Termeno sulla Strada del Vino – Foto Tramin – Südtiroler Weinstrasse

Il sentiero del Gewürztraminer a Termeno

Bianco e dal sapore intenso e fruttato, il Gewürztraminer è uno dei vini trentini più famosi. Lo si può scoprire al meglio percorrendo il Sentiero del Gewürztraminer, un percorso di 3,5 km che in un’ora conduce tra i vigneti di Termeno sulla Strada del Vino (Bz) – che infatti in tedesco si chiama Tramin ed è considerato il paese dove è nato il Gewürztraminer-, passando per un bosco e poi a Ronchi, frazione ricca di viti e paesaggi particolarmente belli. Si passa tra vitigni secolari, fattorie e antiche chiesette avendo le Dolomiti sullo sfondo e si può arrivare fino al Lago di Caldaro.

Il Sentiero del Pinot Nero tra Egna, Ora e Montagna

Siamo sempre a sud di Bolzano, lungo la Strada del Vino e dei Sapori del Trentino Alto Adige. Tra i comuni della Bassa Atesina di Egna, Ora e Montagna è stato creato il Sentiero del Pinot Nero (in tedesco Blauburgunder), che si snoda lungo i confini del Parco Naturale del Monte Corno.

Strade del vino Trentino Sentiero del Pinot nero
Il Sentiero del Pinot Nero – Foto credit: Castelfeder sulla Strada del Vino Sudtirol

In questa zona i vigneti abbondano e tantissimi abitanti sono anche viticoltori: è una zona dove si beve e si mangia molto bene, perfetta da percorre in primavera per vedere un paesaggio fiorito oppure in autunno, quando il verde lascia il posto agli arancio e ai rossi e si sentono i profumi del Törggelen, detta anche la quinta stagione, ovvero il momento in cui vien pronto il vino novello e cantine, case private e osterie aprono le porte ai viandanti per offrire vini e specialità culinarie.

Il Sentiero del Pinot Nero è lungo 14 km: si può decidere di percorrerlo tutto in un giorno oppure optare per escursioni più brevi di mezza giornata. Lungo la via si incontrano il sito archeologico di Castelfeder, la vecchia Ferrovia della Val di Fiemme, la chiesa di S. Stefano a Pinzano con l’altare tardo-gotico di Hans Klocker, le rovine di Castel Kaldiff o l’imponente Castel d’Enna. E ovviamente un sacco di cantine vinicole dove fare tappa!

Il sentiero enodidattico è adatto alle famiglie, privo di pericoli e può essere percorso tutto l’anno: una B rossa indica la strada agli escursionisti. 

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Sentiero Circolare del Vino e delle Mele a Bressanone

Abbazia di Novacella Trentino Alto Adige
Foto credit: Abbazia di Novacella

Sei ore di cammino tra meleti e vigneti, in uno degli scenari più suggestivi e panoramici per occhi e cuore: è il Sentiero Circolare del Vino e delle Mele a Bressanone e dintorni, in Valle Isarco, dove scavi archeologici hanno dimostrato che si coltivava la vite già 2500 anni fa.

Zona di pregiatissimi vini bianchi, Bressanone, Varna con Novacella e Naz-Sciaves hanno un’antichissima tradizione di frutticoltura e produzione vitivinicola, grazie a un clima mediterraneo di giorno ma con notti molto fredde.

Il Sentiero, probabilmente tra i più famosi delle Strade del Vino Trentino, è un percorso circolare di 18 km e 500 metri di dislivello, che da Bressanone passa lungo i vigneti di Costa d’Elvas, tocca la celebre Abbazia di Novacella, dove si produce vino fin dal 1142 ed è assolutamente una tappa imperdibile da visitare, attraversa l’altopiano delle mele Naz-Sciaves. Si ritorna a Bressanone percorrendo il sentiero Archeo fino a Stufles, il quartiere più antico di Bressanone di epoca romana.

Abbazia di Novacella Trentino Alto Adige
L’Abbazia di Novacella. Foto credit Abbazia di Novacella

Quali vini degustare e acquistare nelle cantine lungo il percorso? Alto Adige Valle Isarco DOC, uve con le quali si producono Müller Thurgau, Pinot Grigio, Riesling e Gewürtztraminer. E ovviamente litri di succo di mela.

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Sentiero del Vino di Chiusa

Strade del Vino Trentino Chiusa
Strada del Vino di Chiusa

Rimaniamo in Valle Isarco ma spostiamoci verso uno dei borghi medievali più suggestivi della zona: Chiusa.

Parte da qui il Sentiero escursionistico del Vino di Chiusa, lungo 4 km e molto facile da percorrere, quindi adatto anche a famiglie con bambini. In circa due ore si passeggia da Chiusa alla frazione Coste (Leitach), importantissima zona vinicola: lungo il percorso si cammina tra vigne, tenute vinicole e masi contadini, andando alla scoperta delle tradizioni vinicole altoatesine e delle diverse tipologie di etichette prodotte a Chiusa e dintorni.

Sentiero del Vino a Tirolo

Strade del Vino Trentino Castel Tirolo
Castel Tirolo. Foto: Centro di informazioni turistiche Südtirol

A Merano ci sono già fior fior di birrifici artigianali che meritano una visita, tra cui il birrificio Forst a Lagundo dove mettere in programma un pranzo o una cena tipica nel ristorante in cortile.

Ma il territorio primeggia anche per quanto riguarda il vino: tra Lana, Cermes, Marlengo e la stessa Merano c’è l’imbarazzo della scelta. Il consiglio è di percorrere il Sentiero del vino a Tirolo, un itinerario enologico sulle orme dei viticoltori che passa sopra Merano e attraversa vigneti, castelli e cantine alla scoperta di vini come la Schiava, autoctono altoatesinoi dall’aroma fruttato e dal gusto leggero.

Il sentiero si raccorda anche con la Passeggiata Falkner, lunga un km che conduce al belvedere Doss: da qui si può imboccare il sentiero Brunnenburgsteig che porta a Castel Fontana e al suo museo agricolo, oppure proseguire lungo via del Castello e via Principale per ritornare al punto di partenza.

–> Un consiglio in più: da aprile a ottobre, a Merano e Lana ogni settimana ci sono le Gourmet-Walk, escursioni enogastronomiche guidate a piedi o in e-bike con guide locali per scoprire posti meno noti ma particolarmente pregevoli tra degustazioni, assaggi, visite in centri di produzione e chiacchierate con esperti.

Via Vinum Venosti: il sentiero enologico della Val Venosta

Da Pasqua a novembre si può percorrere la Via Vinum Venostis, ovvero il sentiero enologico della Val Venosta.

Strade del vino Trentino Val Venosta
Foto: Centro di informazioni turistiche Südtirol

Il percorso, lungo il quale si trovano pannelli esplicativi, dura circa due ore e mezza e segue gli antichi canali di irrigazione dei vitigni di Riesling e Pinot Nero, permettendo pregevoli soste in masi e cantine per toccare con mano e soprattutto bocca le eccellenze locali e per vedere il centro di paesini deliziosi come Castelbello e Ciardes.

La Val Venosta, infatti, abbonda di Waalwege, ovvero i sentieri pianeggianti che corrono lungo gli antichi canali di irrigazione e rappresentano itinerari perfetti e divertenti anche per i bambini.

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Pensavi a Proust e invece trovi solo i dolcetti a forma di conchiglia. A questo punto puoi scegliere: ti metti a leggere la Recherche oppure un blog che adora il formaggio? Chi sono io? Oriana, giornalista milanese di turismo, food ed eventi

2 Comments

  1. Roberta Pasotto Reply

    Articolo interessante. La Strada del Vino della quale raccontate, comunque sta in Alto Adige e non in Trentino, così come tutti i luoghi menzionati. Cordiali saluti.

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