Beh, era inevitabile: dopo Milano, Starbucks aprirà anche a Roma.
Non so se la notizia scatenerà le stesse polemiche che hanno accompagnato l’inaugurazione della Reserve Roastery di Piazza Cordusio, bellissima location, la prima in Italia del marchio americano, colpevole però – dicono i critici – di essere troppo italiana e soprattutto non servire il frappuccino.
Fatto sta che ora a Milano Starbucks è ben piazzato anche a Malpensa, in corso Garibaldi, a San Babila e, pare, sarà presto presente anche in zona Stazione Centrale (in questi locali il frappuccino dovrebbe essere presente in menù, tranquillizzatevi).
Insomma c’era da aspettarselo che prima o poi la Sirena di Seattle sarebbe arrivata anche nella Capitale.
Come sarà Starbucks a Roma

Starbucks Roma dovrebbe aprire tra settembre e ottobre 2019: la location scelta pare sia nella zona dei Musei Vaticani, quindi ad alto tasso di passaggio (secondo Repubblica, l’azienda sta decidendo tra via della Conciliazione o la zona di Borgo Pio).
A questo primo passo, potrebbe seguirne un secondo con un ulteriore locale in un’altra zona contrassegnata da un buon afflusso turistico, come la Stazione Termini.
Partner strategico, anzi licenziatario, è sempre il Gruppo Percassi che, vale la pena ricordare, a febbraio di due anni aveva annunciato di avere un piano di aperture sull’Italia di 200-300 punti vendita.
Insomma prepariamoci perché tra poco ho come l’impressione che le nuove aperture di Starbucks non faranno più notizia: saranno la norma.