Secondo me c’è un’industria fiorente che campa solo sulle vendite in autogrill.

Perché anche voi avrete fatto caso che certi prodotti si trovano solo lì: avete mai visto il metro di cioccolatini Kinder al supermercato? E la pasta tricolore a forma di cazzetti? E la confezione da venti chili di Chupa Chups? O quella da una tonnellata di Oreo? E la carriola con un quintale di caramelle Haribo?

Che poi io quando sono in viaggio, fosse anche per due ore, mi sento autorizzata a partire con una borsa di cibo spazzatura come se andassi incontro alla carestia.

Dobbiamo andare da Milano a Padova? Almeno una confezione intera di Ringo. Due ore di strada per arrivare a Bologna? Mi servono due pacchetti di Cipster. Si parte in macchina per le vacanze? Scatta anche il Camogli.

Insomma l’universo dell’autogrill è diabolicamente concepito per convincerti che hai una fame esagerata. E soprattutto che nulla di quello che mangerai durante il viaggio si trasformerà in maniglie dell’amore.

Forse abbiamo bisogno di maggiore qualità.

Gli autogrill dove vale la pena fare la spesa

Pasta, conserve, biscotti, cioccolato, birra: resta invariata la golosità della faccenda però aumenta la qualità.

La prossima volta che sarete in viaggio, infatti, sappiate che in quattro aree di sosta potete acquistare anche i prodotti di aziende agricole e artigiane del territorio italiano, spesso presìdi Slow Food, oltre ai libri editi dall’Associazione.

Merito di un accordo siglato da Slow Food con il gruppo Autogrill Italia.

Dove dove dove? Quattro per ora le aree di sosta aderenti, ma la speranza è che prossimamente altre entrino a far parte del gruppo.

  • A8 Milano Laghi: Autogrill Villoresi Est
  • A4 Torino Trieste: Autogrill Sebino
  • A1 Milano Napoli: Bistrot Fiorenzuola d’Arda e Bistrot Bologna Cantagallo

I Presidi Slow Food

Sì ok, ma cosa posso comprare?

Pasta della Cooperativa agricola Iris di Casteldidone nella bassa cremonese (maccheroni, spaghetti, penne e fusilli prodotti solo con grano duro e kamut biologici); birra del Birrificio Elav di Comun Nuovo nel bergamasco (cinque etichette), specialità dell’arte cioccolataia di Buosi dal varesotto e della storica cioccolateria Bardini di Piacenza, quindi le offelle di Parona del Forno Collivasone, i Brutti ma Buoni della Pasticceria Veniani di Gavirate.

Ospiti d’onore i Presidi Slow Food del riso di Grumolo delle Abbadesse e la farina di mais biancoperla tradizionale del Veneto.

Infine, la selezione di caffè dei Presìdi Slow Food: il Terre alte di Huehuetenango dal Guatemala e il selvatico della Foresta di Harenna dall’Etiopia.

Author

Pensavi a Proust e invece trovi solo i dolcetti a forma di conchiglia. A questo punto puoi scegliere: ti metti a leggere la Recherche oppure un blog che adora il formaggio? Chi sono io? Oriana, giornalista milanese di turismo, food ed eventi

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