Zitto zitto, da qualche mese ha aperto in piazza Gramsci a Milano Santo Taco, un piccolo ristorante messicano che fa quel che dice il suo nome: tacos.
Dico zitto zitto perché, pur abitando in zona, non me ne ero accorta (e vabbè). Dopo varie segnalazioni di amici che mi sopravvalutano, finalmente sono andata a provare questa taqueria aperta da cinque soci, di cui due, incluso il cuoco Luis, sono messicani doc.
Santo Taco è a due passi da via Paolo Sarpi, regno per eccellenza della cucina etnica.
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Il menù messicano: tacos, tostadas e quesadilla

Il menù di Santo Taco è semplice e basata su piatti tipici della cucina messicana, soprattutto street food: tacos (piccole tortilla di mais cotte sulla griglia), tostada (tortilla di mais più grandi e fritte, quindi più croccanti) o quesadilla (tortilla grandi cotte alla griglia), accompagnando il tutto con piccoli antipasti come nachos e guacamole o flautas.
Qual è la differenza?
I tacos sono di dimensioni più piccole (infatti costano 4 euro), tostadas e quesadilla sono più grandi e, rispettivamente, più croccanti le prime e più morbidi i secondi (5 euro). A pranzo c’è un menù che prevede quattro nachos oppure due tostadas o due quesadilla a 8 euro.
I ripieni variano spaziando dalla carne asada al pollo al maiale, dalla verdura al formaggio al pesce: se siete vegetariani o vegani troverete proposte per voi.

Io ho provato i tacos con carne hasada, i taco di Nopale e la tostada di chorizo, accompagnando il tutto con birra messicana Dia De Los Muertos (5 euro).
Prezzi e ambiente

La cosa bella di Santo Taco è che l’ambiente è molto curato: intendiamoci, rispetto ai classici ristoranti messicani a cui siamo abituati a Milano qui non si va per fare serata, perché l’offerta culinaria si basa su cibi da consumare piuttosto velocemente seduti a tavoloni alti (è perfetto, però, per un pre o post cinema/teatro).
Però si capisce che tutto è studiato per dare un’atmosfera colorata e accogliente, che richiama le taquerie messicane senza troppo esagerare.
Mi è piaciuto? Sì, parecchio: perché è una proposta nuova e diversa dal solito, con la cucina a vista e prezzi abbordabili (noi i due abbiamo speso 8 euro a testa per il menù pranzo e 5 euro per la birra, l’unica voce che può far elevare il conto finale. Però era buona!).
I ristoranti di via Paolo Sarpi:
- I ramen e le specialità di Chateau Dufan
- La hot pot mongola di Little Lamb
- La pasta fresca di Hua Cheng
- Il sushi burrito di Fusho
- Pinsa per Te
- Ravioleria Sarpi
- I ramen di Ramen a Mano
- Chineat
- Kathay
- Gli involtini di Bejing Traditional Roll
- Prova anche la pasticceria cinese Mr. Time
- GuMi e le tartare di pesce
- Takumi Ramen Kitchen in via Canonica
Santo Taco – Piazza Gramsci angolo via Sabatelli – Orari: tutti i giorni 12.30-15 e 19.30-23
2 Comments
Però “Asada” è senza “h”!
Così vi voglio, reattivi e sul pezzo: grazie 😉