Che Giorgio Armani sia un’icona dell’italian style nel mondo si sapeva. Che re Giorgio non abbia proprio bisogno della mia opinione per dormire sonni sereni, pure.
Ma sono stata al Ristorante Armani di Milano (all’interno dell’Armani Hotel di via Manzoni 31, ovviamente), fresco della sua prima Stella Michelin, ho preso il caffè e…
…chapeau! anche una che non ne sa molto di moda come me deve rendere omaggio.
Basta un poco di zucchero…
Guardate la foto in alto: al Ristorante Armani il caffè lo servono così, con la zolletta di zucchero (bianco o di canna a vostra scelta) brandizzata con l’inconfondibile A, che pure io conosco.
Pur reputandomi una ragazza ingenua e a digiuno di brand, questo dettaglio mi ha fatto capitolare. Poi sono rinsavita, giusto il tempo per chiedermi: perché una zolletta di zucchero apparentemente così insignificante mi è rimasta impressa forse più di tutto il pranzo?
Non vi annoierò con i tortuosi sentieri che la mia mente ha percorso.
Vi dico solo che ho pensato a tutti i programmi sulla cucina che negli ultimi anni affollano i palinsesti, Masterchef in primis, agli chef in copertina, ad Antonella Clerici che apre una catena di ristoranti, all’Expo appena passato, alla crescente ossessione per il cibo, che finché porta maggior consapevolezza va bene ma rischia di trasformarsi in una grande scatola ben infiocchettata e inesorabilmente vuota.
E ho pensato: grazie Giorgio Armani, re dell’Italian Style e della sobria eleganza. Grazie per non urlare ed essere sempre e comunque il più figo tra tutti. Che nella tua cucina ci sia o meno lo scalogno, sei un’icona di quell’Italia che di questi tempi è difficile ricordare, quella delle eccellenze e dell’altissimo livello in ogni dettaglio.

Il ristorante Armani
Dal momento che ero lì per un pranzo di lavoro, non ho avuto il (dis)piacere di dare un’occhiata ai prezzi: immagino siano salati, ma tanto il ristorante era pieno. Moltissimi stranieri, forse gli unici rimasti a potersi permettere l’ingresso in un locale di questo tipo un anonimo martedì di maggio (con cielo, per rimanere in linea, color grigio Armani).
E lì per lì, ho pensato: siamo un paese corrotto e spesso di babbei, ma diamine se sappiamo avere stile!


7 Comments
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“E lì per lì, ho pensato: siamo un paese corrotto e spesso di babbei, ma diamine se sappiamo avere stile!”
E’ proprio una di quelle cose che ho pensato quando ho avviato il mio progetto… http://www.sooitalian.com … Cercando in giro ho letto quest’articolo.
Molto bello. MI piacerebbe parlarti e scambiare delle idee!
A presto
Bruno Gianfrate
Grazie Bruno, qui trovi tutti i miei contatti: https://lilimadeleine.com/about/
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Eh, anche i solonio hanno un rovescio della medaglia!!! Ed in questo caso . . . piacevole!