Un pasto giapponese non si può definire tale se non è accompagnato da una ciotola di gohan.
Il riso bianco giapponese (gohan letteralmente significa riso cotto) è una preparazione di base estremamente versatile. Lo potete trovare nei donburi, è un ottimo accompagnamento per il curry, è indispensabile se volete dilettarvi nella ricetta degli onigiri e con l’aggiunta di aceto di riso e zucchero è perfetto per il sushi. O per fare il poke. O il riso saltato con vari ingredienti.
Però anche così com’è o con una spolverata di un composto chiamato furikake (un misto di pesci essiccati, semi di sesamo, alga marinata tritata, katsuobushi, etc…) ha il suo perché. Insomma, su una tavola giapponese non può essere assente, esattamente come il pane da noi (io lo accompagno spesso alla frittata giapponese!).
Cosa serve per cuocere il riso giapponese

Per fare il riso giapponese non servono grandi strumenti: una ciotola, un colino e una pentola con il fondo spesso sono più che sufficienti.
Oggi anche da noi si trovano in commercio i cuoci riso elettrici ma sono davvero un di più. Mia sorella, alias Lili Madeleine, me ne ha regalato uno per l’ultimo compleanno (a proposito, è un’ottima idea se non sapete cosa regalare a un appassionato di cucina giapponese), ma ammetto che spesso torno ai metodi classici.
Mi trovo particolarmente bene con una pentola di coccio che uso anche per lo spezzatino e che ho abilmente sottratto a mia mamma (che a sua volta la usava per le cotture che richiedono tempo e diffusione uniforme del calore, come bruscitti, brasato, zuppe di legumi, etc…). Ecco, secondo me è perfetta anche per il gohan e ogni volta mi regala un riso morbido e cotto in maniera ottimale.
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La ricetta

Ingredienti per 4 persone
- 400 gr riso (attenzione a non utilizzare il nostro riso arboreo, altrimenti il risultato non sarà certo quello sperato. Prendete, invece, il riso koshihikari, dai chicchi piccoli e tondi) –> Qui lo spieghiamo meglio
- due pezzi di alga kombu (opzionale)
- circa 500 ml di acqua (circa 1,2 volte del riso)
Dopo averlo abbondantemente sciacquato, mettete il riso in una ciotola e copritelo di acqua, lasciandolo a bagno per circa un’ora (se optate per la versione con alga Kombu, questo è il momento di metterla a bagno per un’ora nell’acqua che poi userete per cuocere il riso, rimuovendola di iniziare la cottura).

Quindi scolatelo e lasciatelo in un colino per almeno 15 minuti.
Travasatelo in una pentola, aggiungete l’acqua (quella dove avete tenuto a bagno l’alga Kombu, per intenderci), coprite con un coperchio e mettetelo sul fornello con fiamma media.
Appena l’acqua avrà raggiunto il bollore (e ve ne accorgerete perché vedrete uscire un po’ di vapore dal coperchio), abbassate il fuoco al minimo e cuocete per 12/13 minuti.
Quindi spegnete il fuoco e lasciate riposare il riso senza mai aprire il coperchio per almeno altri 10 minuti

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