Tutti gli anni la stessa storia, anche se ogni volta giurate che no, non ripeterete più lo stesso errore: inizierete da bravi a farvi venire idee per i regali di Natale ad agosto. E li acquisterete tutti entro settembre.
Conosco persone che lo fanno: io stessa ho sullo smartphone una nota testo intitolata ‘regali’ dove in teoria dovrei annotare le idee nel momento in cui mi vengono, indipendentemente dal periodo dell’anno.
E ogni tanto mi succede persino di scriverle. Ogni tanto, eh. Però conosco davvero persone che comprano i regali ad agosto e a ottobre sono a posto.
Insomma quello dei regali di Natale, e soprattutto trovare spunti originali e azzeccati, oltre al tempo per acquistarli, è un tema particolarmente sentito.
Quindi prendiamoci tutti per mano e ripetiamo: ce la possiamo fare!
Ce la possiamo fare?
Sì. Qui ci sono cinque idee per regali di Natale last minute gastronomici: dovete solo fare clic con il vostro pc o lo smartphone. L’unico sbattimento richiesto è stampare o almeno scrivere un biglietto.
Più di 3mila ricette da cucinare in oltre 75 paesi del mondo: se avete un viaggio in programma, prenotate un’esperienza gastronomica su Airbnb. Potete imparare a cucinare la soba giapponese, i segreti degli chef provenzali o a cucinare la pasta fresca con Mara Maionchi!
Lo stesso fanno Le Cesarine, la più antica rete di cuoche casalinghe d’Italia che organizzano di tutto di più: corsi, cene, escursioni, intere giornate a tu per tu con queste valenti donne che impastano, producono, sfogliano, tagliuzzano.
Preferite i tour gastronomici dove mangiare senza che nessuno vi richieda abilità particolari? C’è Musement, piattaforma che vende esperienze con un’intera sezione dedicata al food & wine, dal tour dei bacari a Venezia a La Cité du Vin a Bordeaux.
2. Una box gastronomica
Si ordinano online e arrivano direttamente al destinatario: sono le box, una moda che negli ultimi anni è esplosa. Ci sono box beauty, con le calze, per i bambini e ovviamente ce ne sono alcun food.
Chef per passione: una box al mese dedicata a una regione diversa con all’interno ingredienti predosati per preparare una ricetta tradizionale
Sommelier Wine Box: diverse formule tra cui scegliere. La più interessante? Ogni mese tre bottiglie di vino con la storia dei vignaioli che lo producono
Smartbox: un classico che tutti ormai conoscono, quelle gastronomiche contengono corsi, degustazioni, cene
Quomi: abbonamenti diversi per ricevere ogni settimana una box con ingredienti e ricette. Così l menù è fatto
Degustabox: ogni mese una box con una decina di prodotti nuovi sul mercato da provare
3. Corsi di cucina
Ce ne sono una marea, piacciono a tutti e vanno di moda: soprattutto potete acquistarli online. Cosa c’è di meglio cheregalare un corso di cucina?
Se non sapete orientarvi nel mare magnum dell’offerta, io vi consiglio questi:
Corso di cucina giapponese: io l’ho regalato a mia sorella per il suo addio al nubilato e l’abbiamo adorato. Non è un semplice corso ma una vera e propria esperienza: se avete amici amanti del Giappone, questo regalo li farà impazzire.
Knam Experience Cooking Class: ogni mercoledì un corso alla pasticceria di Ernest Knam, solo 8 partecipanti per scoprire tutti i segreti del re del cioccolato
Corso di ravioli cinesi alla Ravioleria Sarpi: è l’indirizzo a Milano per tutti gli amanti dei ravioli cinesi. Nel retrobottega organizza anche corsi per imparare a farli in casa e – novità 2019, anche corsi di lamian
Corsi di Cucina In: qui potete acquistare buoni in un clic e poi si sceglie tra un infinità di corsi: ne hanno tantissimi anche per bambini oppure per genitori e figli insieme
Corsi di cucina di Teatro7: il vantaggio in questo caso è che potete regalare un buono aperto, sarà poi chi lo riceve a scegliere quale corso frequentare. Comodo, no?
Corsi di Congusto: scuola di cucina che organizza anche corsi professionali. Per gli amatoriali c’è una gift card da regalare in una bella confezione con grembiule accluso: chi lo riceve sceglierà poi che corso frequentare
4. Libri di cucina
Dovrete passare in libreria (qui trovate idee di libri di cucina giapponese), ma sono tutti titoli facilmente reperibili:
Eat.Mi 2020. Guida gastronomica etica alla ristorazione milanese di Valerio M. Visintin e i suoi alunni del corso in critica gastronomica. Perché comprarlo? Due motivi: ha sostituito un po’ il vecchio Pappamilano a cui ero molto affezionata. E non racconta frottole: parla solo dei ristoranti effettivamente visitati (tra cui Achar, il ristorante nepalese in via Piero della Francesca)
I cento Milano 2020. 50 ristoranti + 50 trattorie (ma anche Bologna e Torino): non solo ristoranti ma anche piole e trattorie. Cento indirizzi imperdibili per ciascuna città scritti da professionisti fidati
A Milano ci sono moltissimi modi diversi di cenare e alcuni di questi possono essere regalati.
Qualche esempio?
Una cena milanese da La Pobbia 1850: è uno dei ristoranti più antichi di Milano e uno dei pochi a proporre ancora interi menù incentrati sulla tradizione milanese (loro mi hanno dato la ricetta dei mondeghili). Vi piace l’idea? C’è la Card Regalo valida per una cena con due menù a scelta.
Visita del Cenacolo e cena da Eataly: moltissimi milanesi non hanno mai visto il Cenacolo o l’hanno visto ere geologiche fa. Regalategli qualcosa di unico: la visita privata con cena successiva da Eataly.
Cena sul tram ATMosfera: non c’è niente di più milanese di una cena a bordo del tram. Si parte davanti al Castello, si gira Milano e intanto si mangia in un’atmosfera retrò meravigliosa.
Pensavi a Proust e invece trovi solo i dolcetti a forma di conchiglia. A questo punto puoi scegliere: ti metti a leggere la Recherche oppure un blog che adora il formaggio? Chi sono io? Oriana, giornalista milanese di turismo, food ed eventi
Carissima,
volevo regalare il corso dell’Onav a Federico quest’anno, ma poi avevo esaurito i soldini (tutta colpa delle spese mediche post incidente) e lui nel frattempo stava cambiando lavoro… non volevo dargli altri impegni senza sapere come sarebbe stata questa nuova avventura.
Mi sono comunque salvata questa pagina tra i preferiti. Ricordamene a novembre prossimo, così la studio per benino prima di organizzarmi con i regali per il Natale 2019.
Elena l’importante è che tu ti stia riprendendo bene dall’incidente: lo stai facendo? Per il resto, io ho deciso che il 2019 sarà l’anno del cambiamento ma lascio fare tutto a lui. Io magari gli darò una mano cambiando un po’ prospettiva. Ecco, forse anche voi avete dovuto ridimensionare le vostre prospettive, ma non è detto che questa nuova visuale non riesca a sorprendervi in positivo 😉 Un grosso abbraccio e buon 2019
Buonissime feste anche a te Alice! Tu e e il tuo blog ormai siete entrati nel ricettario di famiglia: il cappuccino di zucca è il prossimo in lista, ovviamente con l’aiuto dei miei piccoli aiutanti 🙂 Un grosso abbraccio!
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Carissima,
volevo regalare il corso dell’Onav a Federico quest’anno, ma poi avevo esaurito i soldini (tutta colpa delle spese mediche post incidente) e lui nel frattempo stava cambiando lavoro… non volevo dargli altri impegni senza sapere come sarebbe stata questa nuova avventura.
Mi sono comunque salvata questa pagina tra i preferiti. Ricordamene a novembre prossimo, così la studio per benino prima di organizzarmi con i regali per il Natale 2019.
Un bacione,
Elena
Elena l’importante è che tu ti stia riprendendo bene dall’incidente: lo stai facendo? Per il resto, io ho deciso che il 2019 sarà l’anno del cambiamento ma lascio fare tutto a lui. Io magari gli darò una mano cambiando un po’ prospettiva. Ecco, forse anche voi avete dovuto ridimensionare le vostre prospettive, ma non è detto che questa nuova visuale non riesca a sorprendervi in positivo 😉 Un grosso abbraccio e buon 2019
Belle idee! Tutti regali che vorrei ricevere, altro che fare! 😀
Ti auguro buone feste Oriana, una abbraccio!
Buonissime feste anche a te Alice! Tu e e il tuo blog ormai siete entrati nel ricettario di famiglia: il cappuccino di zucca è il prossimo in lista, ovviamente con l’aiuto dei miei piccoli aiutanti 🙂 Un grosso abbraccio!