Non era mai successo: domenica 18 ottobre per la prima volta i produttori dei Presìdi Slow Food apriranno le porte delle proprie aziende al pubblico in occasione di Presìdi Aperti.
L’iniziativa nasce per tre motivi:
- Celebrare l’edizione 2020 di Terra Madre Salone del Gusto, che quest’anno mescola per sei mesi una serie di eventi fisici e digitali
- Celebrare 20 anni dalla nascita del progetto dei Presìdi Slow Food, ovvero il motivo per cui oggi tutti conosciamo il Puzzone di Moena, le lenticchie di Ustica, i cardi gobbi del Monferrato, prodotti che fino a due decenni fa erano seriamente a rischio di estinzione
- Partecipare alla Green Week Europea in programma dal 19 al 22 ottobre, durante la quale i paesi dell’Ue si confrontano sulla biodiversità.
–> Psst, molti di loro li trovate anche nei Mercati della Terra
I presìdi Slow Food in Italia

In Italia ci sono 326 Presìdi Slow Food (sono 600 nel mondo) che coinvolgono 3000 produttori in ogni regione.
Domenica 18 ottobre tutti apriranno le porte delle proprie aziende agricole e dei laboratori di trasformazione ai visitatori.
Perché? È presto detto: primo, perché è bello vedere dove nasce quel che mangiamo e in che modo, quali sono le persone che le producono e quali storie hanno da raccontare.
E poi per assaggiare di persona questi prodotti e conoscere i custodi di questa ricchezza tutta italiana.
–> I mercati agricoli a Milano dove fare la spesa dai produttori
Dove sono i produttori?



Per trovare i produttori più vicini a sè, basta andare sul sito di Terra Madre Salone del Gusto per scoprire l’elenco e iscriversi alle visite.
Qualche esempio?
Dai mieli di alta montagna a Cureggio al Castelmagno d’Alpeggio, dal pomodoro fiaschetto do Torre Guaceto al gallo nero della Val di Vara al pistacchio verde di Bronte.