In Sicilia l’arrivo dell’estate si manifesta attraverso due fenomeni dove è il cibo a fare da sfondo: la tuppuliata au muluni e la presenza in tavola della pasta con i tenerumi.

Sul primo rituale non mi soffermerò, basti sapere che si tratta dell’antica pratica di bussare *toc toc!* sull’anguria per verificarne la bontà. Roba ad alto contenuto scientifico la cui chiave di interpretazione è custodita da pochi eletti (tra cui mia madre) che si rifiutano di spiegare a noi profani la giusta intonazione per intuire se ‘u muluni vada bene o no.

La pasta con i tenerumi è invece una ricetta molto semplice, perfino alla mia portata e dunque fattibilissima. A questo punto però mi immagino che la domanda che in molti si stiano ponendo è:

Cosa sono i tenerumi?

Non creerò false illusioni, trovarli fuori dalla Sicilia è pressoché impossibile: a Milano, per esempio, non li hanno mai sentiti nominare.

Prima informazione, i tenerumi sono delle verdure. Seconda informazione: i tenerumi sono le foglie – per l’esattezza i germogli – della zucchina lunga. Momento di silenzio. Sì, in Sicilia abbiamo delle zucchine super dotate, lunghe circa un metro o più e di colore verde chiaro, ottime da fare a minestrina.

tenerumi
Gaia, le zucchine e i tenerumi

La pasta del Commissario Montalbano

pasta coi tenerumi

I tenerumi sono light e gustosi se ben preparati, hanno perfino un fascino letterario in quanto citati da Andrea Camilleri. Pare che la pasta coi tenerumi piacesse anche al Commissario Montalbano

I tinnirume, foglie e cime di cucuzzeddra siciliana, quella lunga, liscia, di un bianco appena allordato di verde, era stato cotto a puntino, era diventato di una tenerezza, di una delicatezza che Montalbano trovò addirittura struggente. Ad ogni boccone sentiva che il suo stomaco si puliziava, diventava specchiato come aveva visto fare a certi fachiri in televisione.

Andrea Camilleri, Il cane di terracotta.

Pasta con i tenerumi (asciutta)

pasta coi tenerumi

Compresa l’identità di questo ingrediente very made in Sicily, occorre scoprire come cucinare i tenerumi.

I tenerumi si acquistano a mazzo: una volta a casa bisogna eliminare le cime più vecchie, lavarli e tagliarli.

Nel frattempo, messa la pentola sul fuoco, si aspetta che l’acqua inizi a bollire e poi si buttano dentro. In cucina io non sono molto elegante, voi adagiateli sul letto di bolle, io continuerò a lanciarli.

Contemporaneamente si pesa la pasta, che siano spaghetti tagliati – mi raccomando! Si fanno cuocere insieme alla verdura e il più è fatto. Sarà sufficiente scolare il tutto lasciando comunque un po’ di brodo: io non lo amo e lo elimino fino all’ultima goccia ma la regola della pasta con i tenerumi impone di mantenere un minimo di effetto acquoso.

Adesso si aprono due possibilità per colorare il piatto. La pasta con i tenerumi prevede un tocco di pomodoro, quindi se avete a casa della salsa fresca – quella buona, passata a mano e con tanto basilico – potete aggiungerne un paio di cucchiai per ogni porzione.

Se invece preferite il pomodoro pelato, la situazione si complica. Andrebbe soffritto a parte con uno spicchio d’aglio e poi unito al resto. Per me è già eccessivamente elaborato.

Come finishing concedetevi una spolverata di pepe. Et voilà, la pasta con i tenerumi è pronta! Ma…c’è un MA.

AVVERTENZE!

tenerumi
I tenerumi

Può un semplice piatto di pasta essere pericoloso? Risposta affermativa. Si narra di siciliani in preda a dolori da ustioni alla lingua, inenarrabili. Vi ricordate il brodo precedentemente menzionato? Ha il dono di raggiungere temperature laviche. Parlo per esperienza personale…

Senza contare il tasso di sudorazione dopo le prime cucchiaiate se ci si dimentica di farla raffreddare.

La pasta con i tenerumi è un piatto estivo, ma a volte penso si presterebbe perfettamente a un piacevole pranzo in alta montagna. A febbraio.

Un modo ortodosso per renderla ingeribile in tempi celeri è immergere la pentola in acqua fredda per qualche minuto (andrà benissimo riempire leggermente il lavello), altrimenti potete sempre fare come mi divertivo io da piccola…versavo l’acqua fredda nel piatto. Ma questo creava troppo brodo e diciamolo, è disgustoso, lasciate stare.

Non so se abbiate capito in cosa consista questa preziosa ricetta, in caso provate a rileggere l’articolo dall’inizio. Non sono una grande chef ma se – ovunque voi siate – riuscirete a trovare un mazzo di tenerumi e a seguire i miei consigli…fidatevi, non ve ne pentirete! Un condimento leggero per non rovinarvi la linea, giusto che non si dica che la cucina siciliana è pesante…*gnam*.

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2 Comments

  1. Viva i tenerumi! Non mancano mai nelle mie estati con la parte di famiglia siciliana … anche in versione minestrone 😉 E vi svelo una scoperta: qualche settimana fa li ho avvistati in un mercato milanese!!

    • Uhhh io non li ho mai visti a Milano ma non conoscendone l’esistenza, non li ho mai nemmeno cercati. Da oggi ci farò più caso e se li trovo….proverò a fare la pasta 🙂

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