Camminavo ieri casualmente in corso Garibaldi a Milano quando alzando gli occhi ho visto il Moleskine Cafè, il primo caffè letterario in Italia che porta la firma dei mitici taccuini.
Il locale, del quale io inspiegabilmente ignoravo esistenza e progetti, ha aperto i battenti sabato 23 luglio e punta a replicare gli ottimi risultati ottenuti dal Moleskine Cafè inaugurato l’anno scorso all’aeroporto di Ginevra.
Ora immaginate un luogo con i tavolini all’aperto lungo una via pedonale: entrando avete davanti a voi il bancone, a destra un’assortimento di taccuini e agende da sfogliare e acquistare, a sinistra altri tavoli, dotati di portapenne e – attenzione attenzione notizia bomba – prese a cui attaccare cellulare o tablet per ricaricarlo (locali di tutto il mondo, leggete questo appello: inserite prese per i caricabatterie e vedrete un’impennata negli affari!).
Il design è minimal ed essenziale: c’è molto bianco con punte di colore. Al piano superiore altri tavolini dotati di prese e un piccolo salottino dove lavorare o chiacchierare tranquilli.
Il menù include proposte per la colazione (croissant, caffè, cappuccini), pranzo (sandwich, minestre, insalate), aperitivo, brunch: è anche possibile acquistare il caffè in grani in confezioni speciali firmate Moleskine grazie alla partnership con Sevengrams, azienda di torrefazione milanese.
Tra gli obiettivi dell’azienda, che ha intenzione di aprire nuovi Moleskine Cafè entro il 2018, c’è anche un fitto calendario di eventi e presentazioni, in modo che il locale sia un luogo vivo, capace di coinvolgere il pubblico.
Io lo consiglio: non solo perché il fascino dei taccuini Moleskine è intramontabile, ma anche perché è un bel posto dove lavorare (wifi gratuito), fare incontri di lavoro, bersi un caffè in pace, in pieno centro a Milano (in attesa che apra anche Starbucks). E poi hanno le bibite Baladin in lista (io ieri ho preso quella mela e zenzero a 3 euro).