Siccome è settembre e le scuole sono ricominciate ormai ovunque, sono stata colta da un momento di riflessione vintage sulle merendine degli anni ’80.
Vi ricordate cosa portavate in cartella alle elementari?
Nel mio caso, in cime alla classifica c’erano quelle del Mulino Bianco. E non tanto per loro in sé – anche se mi piacevano eccome – quanto per le sorprese.
Le mitiche sorprese del Mulino Bianco
Io amavo il tegolino, ho avuto un periodo in cui spasimavo per il bombolone e poi mi piaceva il soldino, con quel bottone di cioccolato da scardinare e mangiare subito.
E ovviamente facevo collezione di quelle mitiche sorpresine nella confezione a forma di scatola di fiammiferi!
Devo però ammettere che invidiavo un po’ chi arrivava all’intervallo con il panino al prosciutto. Mentre il Mago G mi inquietava tantissimo.
Senza cadere nel tormentone del ‘Noi che…‘, è vero che ci sono alcune merende sopravvissute e altre scomparse o modificate, che hanno il potere di riportarci a un periodo lontano, fatto di campanelle, maestre e diari.
Per esempio, la Kinder Brioss (io l’adoro, anche se devo mangiarne tre per trovare soddisfazione) figura ancora tra le merende di molti bambini nati dopo il 2000, così come la Fiesta opportunamente rimodernata o il Galak: sono tornate anche le Camille, la Ciambella Mr Day non è mai sparita, ma il Raider è diventato Twix.
Il Tegolino
Forse l’emblema stesso della merendina anni’80 firmata Mulino Bianco: al posto di Banderas all’epoca c’era uno gnomo mugnaio con (pochi) capelli rossi, perennemente innamorato della bionda e procace Clementina. Li adoravo tutti, inclusi i Bomboloni (che ho cercato ma non trovo da nessuna parte, nemmeno una foto sul sito di Mulino Bianco).
Il Soldino
Così come adoravo il Soldino, che si scioglieva nella cartella e ora della merenda era un impiastro cioccolatoso: ma il rito di mangiare prima il soldino di cioccolato e poi passare al morbido quadrato sotto…impagabile.
La Girella Motta
C’era poi lei, la Girella, un’istituzione, un vortice di cioccolato che ti rapiva, lasciandoti stordita con le mani appiccicose da mettere rigorosamente in bocca per terminare la merenda.
Urrà Saiwa
Non so se esistono ancora, ma prima dei Loacker c’era la Saiwa a rendere croccanti le mie merende. Che non si limitava a questo ma cercava anche di migliorare la mia cultura con i biscotti Uao Saiwa:
Yo-Yo Motta
Con lo Yo-Yo Motta avevo un rapporto di amore-odio: la consistenza spugnosa era un po’ ostica ma l’aspetto così soffice e il ripieno di cioccolato ripagava delle fatiche masticatorie. Non si poteva mangiare senza adeguato rifornimento di liquidi, che spesso era costituito da…
Billy
Non so perché, forse ci avevano fatto il lavaggio del cervello oppure il Billy aveva il monopolio dei succhi di frutta in Italia: fatto sta che non c’era gita o intervallo senza un Billy da bere.
Ciocorì e Biancorì
Mi è capitato di ritrovarlo al supermercato e di rimanere abbagliata come il coniglio davanti ai fari del tir: Ciocorì e Biancorì impazzavano negli anni ’80 e io li adoravo perchè erano golosi e croccanti insieme. E poi c’erano i due roditori, già politically correct all’epoca.
Gelati & co: quando c’era il Piedone Eldorado
Spesso la merenda era a base di gelato: nelle torride estate padane, si andava al bar dell’oratorio per trovare refrigerio e si sceglieva tra queste opzioni.
Il Cucciolone c’è ancora, ma che dire del Twister? Ogni volta che vedo un Fior di Fragola mi illumino ma il Lemonissimo e il Magic Cola che fine hanno fatto? E il Piedone, dall’inconfondibile forma ma dal gusto difficilmente riconducibile a qualcosa esistente in natura?
E vogliamo parlare del Calippo? Sì, lo si trova ancora al banco dei surgelati, ma volete mettere quando era Frizz?
Colazione
Facciamo un’incursione anche nel mondo della colazione: nel latte cosa mettevate?
Di sicuro non c’era solo il Nesquik.
Sprint
Se il Nesquik è sopravvissuto, io al mattino nel latte mettevo lo Sprint e soprattutto collezionavo le figurine di Creamy, quelle con lo sfondo argentato che mi mandavano in visibilio. Poi il barattolone si teneva per giocare, debitamente lavato ma sempre con quel profumo dolciastro.
Biscotti Colussi
Indipendentemente dal sapore dei biscotti, il fatto che avessero la forma dei Puffi attirava in una spirale senza vie d’uscite qualunque bambino: infatti io li pretendevo e facevo a gara con mia sorella a chi trovava più Puffette.
Tortorelle Mulino Bianco
Qualcuno se le ricorda? Io sì perchè mi piaceva grattare la glassa coi denti prima di inzuppare il biscotto nel latte…
Ho dimenticato qualcosa? Sicuramente sì, quindi chiedo a voi: quali merende mettevate in cartella negli anni’80?
Io a volte tentavo di cucinare con lui, il Dolce Forno!
38 Comments
Consolazione! Qualcuno che mangiava il bombolone della Mulino Bianco… credo fosse così pieno di zuccheri semplici, grassi saturi ed idrogenati nonché di qualche cosa che simulasse il gusto di fritto (perché se anche non era fritto un po’ di frittino sapeva…) che la Mulino Bianco, presa dal trend salutistico-biologico-vegano-crudista e in piena fase di negazione ha tolto dal web ogni prova della loro esistenza 🙂 Creava dipendenza, ed io che non sono una grossa consumatrice di brioscine ne mangiavo sempre due a colazione alle medie.
Mi ricordo con nostalgia proustiana un trancino di plum cake con i canditi e l’uvetta che sapeva tantissimo di burro…. fa-vo-lo-so! Anch’io avevo tutto il vasellame della Mulino Bianco (ottenuto con l’inganno: bisognava ritagliare le sagome dei biscotti dagli incarti e un giorno mio padre tornò a casa con UNA BOBINA intera -pesava tipo 15 Kg -di incarto delle PALE, che era cascata da un camion a bordo strada… immaginate la goduria e la frenesia ritagliatoria!) e tutti i gadget del mulino (il mulino degli artisti, il mulino dei segreti, la sveglia, la radio, le gommine a forma di merendina nelle scatoline di fiammiferi).
Ma vorrei aprire un altro topic: il CRYSTAL BALL, quella cosa in tubetto che sapeva di raffineria, supermegainfiammabile e che si gonfiava con una pipetta e diventava una bolla trasparente, che mentre la gonfiavi potevi riaspirare i vapori e sballare: ne vogliamo parlare?
Udite udite esiste ancora in commercio, ma non l’ho acquistata…
Quel rotolo caduto dal camion avrebbe fatto la felicità di qualunque bambini 🙂 Io adoravo le gommine ma soprattutto le scatoline dei fiammiferi…avevano un profumo buonissimo! Mi è capitato di trovare il Crystal Ball in giro ma avendo bambini piccoli…non mi sono ancora azzardata a comprarlo. Prima o poi però credo che cederò alla tentazione
In questo momento la colazione che ho appena consumato mi sembra assolutamente priva di significato (e di sapore). Del Mulino Bianco ricordo quella sorta di fornetto dove la mattina scaldavamo le nastrine, diventavano soffici e si glassavano perché lo zucchero si scioglieva…senza contare il profumo che aleggiava per casa fino all’ora di pranzo. Con mia estrema gioia qualche mese fa ho ritrovato nel banco frigor il Fiorello, non so se lo ricordate il formaggio morbido nella confezione bianca a fiori blu la cui forma ricordava quella dello yogurt. Mi sembrava la cosa più buona del mondo e ne mangiavo a tonnellate! Hanno cambiato la forma e il materiale della confezione ma il sapore è rimasto uguale…che dire, con il senno di poi mi sono accorta che il Fiorello altro non è che una versione leggermente più compatta della panna da cucina ma continuo ad amarlo
qualcuno ricorda e sache fine hanno fatto i tresor saiwa? quei biscotti che sembrano pavesini con sopra delle righine di cioccolato e gli zuccherini tipo quelli del buondì…li cerco da molto tempo, in famiglia li adoravamo ma sono introvabili e non ne ho visti nemmeno simili di altre marche.
Mmmmm, no, sinceramente non me li ricordo, mi spiace. Prova a guardare sul sito della Saiwa o scrivi alla loro pagina fb, di solito le grandi aziende rispondono sempre. E poi…facci sapere, buona caccia!
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Vi ricordate la bottiglia della coca cola con il fondo semicircolare rinforzato con una coppetta cilindrica nera? quella della sprite con il fondo verde, quella della fanta con il fondo arancione, quella dell’ acqua vera con il fondo azzurro?
ok, dove li mettiamo i fonzie ed il kit kat ??? 🙂
Vero, ma quelli ci sono ancora e suscitano meno nostalgia 🙂
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cmq il lemonissimo c’è ancora…io lo mangio tutte le estati dal 1989 in poi! Ciao, hai creato un blog davvero simpatico
Grazie Elisa, che carina 🙂 E che bella notizia sapere che c’è ancora il Lemonissimo!
mi è scesa la lacrimuccia! io nella cartella ( lo zaino mi sa che l’ho comprato verso la 3 o 4 elementare) mettevo anche
1) rocher ( ci sono ancora)
2) uovo kinder ( c’è ancora)
3 il panino col prosciutto crudo ( la ciabatta)
4) pizza bianca ( una volta l’olio mi ha Macchiato il quaderno ed il libro
5) a volte anche la frutta ( mandarino o banana)
6) tronky, kinder cereali, duplo
voglio ricordare ( non le ho mai portate a scuola però) i cicipolenti, famose patatine al formaggio degli anni 80 ( che fine hanno fatto? dopo vennero gli Yonkers!)
dimenticavo… nessuno si è ricordato delle caramelle ROSSANA! ma esistono ancora?
Sì sì, le Rossana esistono ancora, ne andavo pazza anch’io! E rubavo i boeri a mio nonno (anche se in realtà non mi piacevano per via del liquore..)
ragazzi, risolvetemi questo arcano: GLI ADESIVI DI CREAMY, SI TROVAVANO TUTTI E 5 NEL TAPPO DELLO SPRINT O UNO ALLA VOLTA? io non ricordo bene…
…secondo me se ne trovavano più di uno, ma non ricordo il numero esatto.
No,solo uno alla volta.
Adoro questo post!
Di Billy devo averne bevuto così tanto che ora non lo posso più nemmeno vedere il succo d’arancia. E comunque, vogliamo mettere il tegolino di oggi con quello quadrato di quegli anni? Da quando ha cambiato forma non ha più fatto parte delle mie merende. Così, per ripicca.
Oltre allo Sprint, a colazione mangiavo anche il Nesquik, a cucchiaiate, senza latte, per sentir sciogliere la polvere sotto i denti.. Stessa sorte per il latte condensato, che succhiavo direttamente dal tubetto (sì lo so, fa un po’ schifo detto così). Le sere d’estate adoravo il Blob (non mi ricordavo si chiamasse così) e al cinema solo la Bomboniera..
Che bei ricordi! Grazie!!
Grazie a te! Il tubetto del latte condensato…non sei l’unico, mi ricordo interminabili gite in montagna e alla fine, chissà perchè, saltava sempre fuori un tubetto di latte condensato e impazzivano tutti. E la bomboniera…dovrei aggiornare il post, grazie mille per i tuoi ricordi!
Ah, ci sarebbero anche le Big Babol.. chi non si è allenato per ore a fare palloncini rosa? 🙂
…c’erano anche i frizzy pazzy 🙂
Sììììì! E le Fruit Joy!
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il soldino*__*
Che tutto nel passato!
Il tempo di una Girella e via negli anni 80 🙂
Questo post è strepitoso!! Quanti ricordi! Mi sembra di sentire in sapori nel palato…
Lo Yo-yo l’avevo rimosso!! Era buonissimo, soprattutto quando arrivavi alla parte centrale, che io lasciavo rigorosamente alla fine perché più farcita 🙂
E poi mi piacevano tanto le Camille, e farei una menzione anche alla Girella.
E poi c’era quella specie di Kinder Brioss ma tipo Pan di Spagna con dentro la confettura di albicocche…come si chiamava? Sono secoli che non rimangio una merendina…ma ora mi è venuta voglia!
E’ incredibile come certi prodotti rimangano impressi nei ricordi dell’infanzia, sarei curiosa di sapere di cosa avranno nostalgia tra vent’anni i bambini nati dopo il 2000 🙂
Quella era ed è semplicemente chiamata BRIOSS (ciliegia o fragola)
Adoro!!!!! Un tuffo nel passato. Per me tegolino e Billy, grazie. 🙂
Mi sa che è l’abbinamento che andava per la maggiore 😉
Mammamia che tuffo nel passato… :-))))) io andavo di tegolino e billy, ogni tanto il biancorì. Del Mago G avevo anche la tuta…rossa….
Ehehehe, invece a me il Mago G faceva paura…
Le so.. tutte! Più leggevo e più mi dicevo: questa sono io! Un’infanzia segnata, un target ideale per il marketing di allora, una gadget-dipendente … il Mulino Bianco credo che praticamente lo tenessi in piedi io (mi mandavano anche gli auguri a casa con la cartolina del Mugnaio per il compleanno, anche a voi??), e mi rincuora sapere che non ero l’unica a esigere lo Sprint non solo per scioglierlo nel latte ma anche per gli adesivi sbarluccicanti di Creamy… Facciamo outing 🙂 A parte gli scherzi, grazie per questo post, un tuffo nel passato…
Nooooo invidia, la cartolina d’auguri del Mugnaio per il compleanno non mi è mai arrivata, anche se avevo la radiosveglia a forma di Mulino 🙂
Vedi che io ero proprio addicted? 😉