È uno dei più famosi mercati rionali di Milano, soprattutto per scarpe e abbigliamento: il mercato di via Fauchè negli ultimi anni è diventato un appuntamento tradizionale del sabato così come del martedì.
Cosa lo differenzia da un qualunque altro mercato a Milano? Principalmente le bancarelle di scarpe e vestiti, con marchi noti a prezzi ribassati, così come di borse (c’è sempre un banco del Mercato di Forte dei Marmi con articoli in pelle).
Ma andiamo con ordine.
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Mercato via Fauchè: giorni e orari

Partiamo dall’inizio, ovvero giorni e orari del mercato di via Fauchè, che come tutti i mercati scoperti di Milano ha riaperto con nuove regole dopo il lockdown:
- Martedì 7.30-14
- Sabato 7.30-19
Non tutte le bancarelle ci sono entrambi i giorni: alcune, come l’apicoltore Ortelli, c’è solo al mercato del martedì, giorno in cui il mercato di via Fauchè ha un taglio un po’ meno modaiolo e con prezzi più bassi rispetto al sabato.
Tenete conto che se piove, nevica e fa molto freddo, i banchi chiudono giustamente prima. In estate capita che si tiri in lungo fino alle 20.



Come arrivare al mercato di via Fauchè
Come si arriva al mercato di via Fauchè? Dipende dal punto di partenza. La fermata della metropolitana più vicina è Gerusalemme (linea 5, la Lilla) ma essendo in zona corso Sempione si arriva anche in tram (1, 19, 14, 12) e autobus (43 e 57).
Vi consiglio di usare i mezzi pubblici e non la macchina perché trovare parcheggio è difficile, soprattutto quando c’è il mercato. Se proprio non potete farne a meno, lasciatela nel parcheggio coperto dell’Esselunga di via Losanna.



Cosa comprare
Il mercato di via Fauchè è un mercato nel senso più classico del termine, quindi trovate quel che di solito c’è in ogni mercato rionale scoperto, pur con qualche differenza a seconda che veniate martedì mattina o sabato.
Scarpe, borse e vestiti
Martedì il mercato di via Fauchè è più ‘target sciura’, nel senso che ci sono meno firme e più articoli per signore che il martedì mattina sono a casa: secondo me è un bel momento per gironzolare perché c’è meno folla rispetto al sabato, i prezzi in alcuni casi sono un po’ più bassi e si fanno comunque ottimi affari (anche di scarpe e abbigliamento per bambini).



Sabato il mercato è preso d’assalto, soprattutto nelle ore centrali: le bancarelle più quotate di scarpe e abiti sono quelle verso piazza Caneva, dove si trovano le firme più famose oltre ai maglioni in cachemire (ma in fondo verso piazza Gerusalemme c’è una bancarella che vende sempre scarpe da ginnastica e casual come Adidas e Hogan).
Non mancano però quelle che vendono abiti non firmati e più da mercato, spesso made in Italy, quelle con scarpe di pelle e sandali a 20 euro o i banchi dove ‘ravanare’ che vendono tutto tra uno e cinque euro. E poi le bancarelle di casalinghi che hanno dai detersivi alle ciotole giapponesi.



Poi ci sono i fiori: due sono le bancarelle che vendono piante e piantine e hanno sempre meravigliosi bouquet di fiori freschi (10 euro l’uno ma sono davvero particolari e molto stagionali).
Formaggi, frutta e verdura, acciughe e taralli



L’offerta gastronomica è di buon livello con bancarelle di formaggi che resistono indefesse dal 1977 (chiedere di Piero & Luca), altre che arrivano direttamente dalle malghe di montagna o chi è specializzato in formaggi di capra. E poi taralli pugliesi, olive, friselle, sott’oli, spezie, baccalà ammollato, le olive e le acciughe dell’Acciugaio (chiedere di Walter e Gina).
Le bancarelle di frutta e verdura sono sempre presenti, più concentrate nella parte di via Fauché verso piazza Gerusalemme (il mio riferimento sono Simone e Maganà, li riconoscete dalla fila di persone che li salutano e li abbracciano) e molte hanno anche acciughe sotto sale o prodotti del Sud Italia.



Immancabili sono anche due banchi di pollo allo spiedo, fritti e carne fresca e altre due bancarelle di pesce fresco (su richiesta lo puliscono al momento).



Il martedì c’è anche l’Apicoltura Ortelli ‘più in forma e più belli’, che dal 1928 a Trezzo sull’Adda alleva api e produce miele, propoli, pappa reale e incredibili ricostituenti come ‘La bomba’ e ‘Tiramisu’, un mix di ginseng, miele, guaranà, propoli, pappa reale (e infatti c’è la fila per comprarli).



Non lontano da qui, a due fermate di metropolitana (M5 Monumentale), vi ricordo che c’è la Fabbrica del Vapore con il Mercato della Terra di Milano ogni primo e terzo sabato del mese.
Via Fauché a Milano
Se avete fame, in via Fauché 35 c’è il ristorante Faccio Cose Vedo Gente, uno dei miei preferiti. Molto buono è anche il ristorante Controvento (via Fauchè 8).



A 30 secondi dal mercato, in via Castelvetro 18, c’è Il Massimo del Gelato, considerata una delle migliori gelaterie di Milano.
Sempre nei dintorni c’è via Piero della Francesca, una lunga via molto bella da fare a piedi e ricchissima di ristoranti, locali e negozi storici. Un esempio? C’è la Torrefazione Hodeidah, attiva dal 1947, e il ristorante nepalese Achar.
Da via Fauché in 10 minuti di passeggiata si arriva in via Paolo Sarpi, la Chinatown di Milano dove si apre un altro mondo.