Sono stata a Marsiglia per ben due volte e ho avuto la fortuna di visitare per qualche ora le sue viuzze, gironzolando tra il Porto Vecchio e Le Panier: troppo poco per vedere le classiche tappe da turista, abbastanza invece per fare qualche incursione mangereccia.
Cosa vedere a Marsiglia: Le Panier

Ero con Silvia di Tasting the World, che mi ha svelato le delizie gastronomiche di Marsiglia, facendomi scoprire Le Panier, il quartiere più antico di Marsiglia. Si trova dietro il Porto Vecchio e viene chiamato anche Petit Montmartre perché trovandosi su una collina è tutto un saliscendi di viuzze, locali con tavolini all’aperto, negozietti e tantissimi murales.
E soprattutto, è stata lei a darmi qualche consiglio per gli acquisti: così, sono tornata a casa con le borse piene. Non di sapone di Marsiglia, come si potrebbe giustamente pensare. Semmai, di birra e biscotti.
Ah, sapete che dall’Italia si va a Marsiglia in treno con Thello, passando per Nizza?
Da Jean Claude Izzo all’isola di Montecristo

Io avevo un’idea piuttosto confusa di Marsiglia: la immaginavo come nei libri di Jean Claude Izzo (autore de La trilogia di Fabio Montale: Casino totale-Chourmo-Solea), scrittore che qui nacque, visse e morì e che, come lui stesso scrisse, portava Marsiglia nel cuore (più avanti vi svelo qual è il locale dove andava sempre a mangiare).
Oppure come la città dalla quale si vede la piccola isola dove sorge il Castello d’If, reso celebre da Alexandre Dumas che qui ha ambientato Il conte di Montecristo.

Invece ho trovato una città luminosa, pulitissima, affascinante, piena di ristoranti francesi ma anche arabi, perché come tutte le città di mare anche Marsiglia è un miscuglio di volti diversi, ristoranti che mescolano cucina francese e araba, bar dove fermarsi a bere un bicchiere di Pastis, vera e propria istituzione marsigliese.

Se avrete la fortuna di passare di qui per un giorno, anche solo in libera uscita durante una crociera, vi lascio qualche consiglio per gli acquisti, così come li ho ricevuti io.
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Marsiglia: cosa comprare
Dal sapone al Pastis, passando per la birra, la tapenade, le navettes, i tipici biscotti a forma di nave, e poi le piccole produzioni artigianali: Marsiglia è piena di specialità da comprare e portare a casa.
Birra La Cagole

Se in Galizia si beve Estrella Galicia, a Marsiglia la birra ufficiale è La Cagole: già solo il packaging, così irresistibilmente vintage, la rende meritevole della vostra attenzione.
Sul sito ufficiale, viene definita ‘fille des calanques‘: è una birra chiara Pilsen (disponibile nella due versioni blanche e blonde), nata in una piccola brasserie nel quartiere Le Panier. Non eccessivamente alcolica, ha un vago retrogusto di miele ed è molto profumata.
Potete trovarla in molti posti, supermercati inclusi, ma se siete a Marsiglia fate una visita al Bazar de César (4 Montée des Accolules, le Panier): è un meraviglioso negozietto ricavato nella vecchia brasserie dove La Cagole venne inventata.
Navettes: i biscotti di Marsiglia
Basta passeggiare per il Porto Vecchio per accorgersi che c’è una tradizione gastronomica molto presente in città: quella delle navettes, i biscotti dall’inconfondibile forma di nave.
Li troverete ovunque e declinati in ogni possibile variante: ai fiori d’arancio, la ricetta tradizionale, oppure all’anice, al cioccolato, alla frutta, alle nocciole.
Potete provare quelli del Four de navettes (136 Rue Sainte), la panetteria più antica di Marsiglia. Oppure, per spendere meno, passeggiare per le viuzze e lasciarvi ispirare dalle vetrine di qualche forno meno celebre.
La loro origine è incerta, dipende dalla leggenda alla quale preferite credere: si ispirano alla barca sulla quale una statua della Madonna, nel XIII secolo, approdò a Marsiglia oppure a quella sulla quale le tre Marie (Maddalena, Salomé e Jacobé) arrivarono in Provenza in tempi più antichi (dando vita a Saintes Maries de La Mer)?
Mangiare a Marsiglia
Di posti dove mangiare a Marsiglia ce ne sono molti: essendo una città di mare, ovviamente la specialità è il pesce. Troverete ovunque ristoranti che vantano la propria bouillabaisse, il couscous, le sardine.
Per quanto riguarda il couscous, mi fido di chi l’ha provato e vi consiglio La Goulette (rue Pavillon 1), piccolo ristorante tunisino che pare serva il miglior couscous di Marsiglia.

Se state gironzolando tra le vie del Panier, fermatevi ai tavolini all’aperto del Bar des 13 Coins (45, Rue Sainte Françoise), dove amava sedersi anche lo scrittore Jean Claude Izzo. Qui si possono ordinare piatti di pesce e insalate mentre si sorseggia una birra in santa pace.
Il Bar des 13 Coins
Non lontano da qui ma dall’altra parte del Porto Vecchio, c’è il Bar De La Marine (15 Quai De Rive Neuve), al cui interno sono state girate alcune scene di Love Actually, con Colin Firth.

Ah, se siete a Marsiglia per un po’ di giorni:
- a circa 50 km da qui c’è uno dei mercati più belli di Francia!
- a 20 km c’è Cassis, piccolo borgo di pescatori perfetto per gite ai Calanques e assaporare vino bianco
A voi l’ardua sentenza.
Mentre ci pensate, vi lascio qualche foto di Marsiglia.
12 Comments
Ci sono stata ad agosto per un solo pomeriggio e la trovo fantastica
Io manco da un po’ di tempo…troppo tempo direi!
Pingback: Dove mangiare a Fuerteventura: i migliori ristoranti di Corralejo | Lili Madeleine
Io ci sono stata per 3 gg: il primo ho pensato che era stupenda e luminosa e bellissima e vitale, il secondo ho pensato che però era un tantinello caotica ma talmente bella e ricca di spunti che non importava, il terzo è stato un ‘odissea di calore, sudore, sporco, smog e traffico. Conclusione : la città è meravigliosa e vale la pena vederla ma è gestita malissimo e il mio consiglio è di andarci dopo le 18 quando il traffico rallenta un poco. Non è pericolosa come dicono ma bisogna comunque stare attenti, di sera in particolare. Noi una notte stavamo tornando a Cassis(dove avevamo la villa) e un ragazzo nord africano ci ha attraversato la strada e aveva un pistolone gigante nascosto nei jeans, lo ha tirato fuori e ha fatto irruzione in un minimarket aperto 24su24. Non vi dico la paura, siamo scappati come il vento…
In conclusione meravigliosa ma con riserva!
Ciao Sara, avete vissuto una scena da film…anche se probabilmente ve la sareste risparmiata volentieri! Credo che un po’ di prudenza quando si viaggia vada sempre messa in valigia, soprattutto nelle grandi città dove la folla e il traffico possono favorire qualche mano lesta. Io ho girato solo la zona del Porto Vecchio durante il giorno e, forse perchè era maggio, non c’era confusione: al contrario, molte viuzze erano quasi deserte. In ogni caso, sempre meglio stare allerta 🙂
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Ah! Avere avuto queste dritte due mesi fa! Nel recarci in Provenza abbiamo sfiorato Marsiglia, ma il tempo imponeva delle scelte, e l’abbiamo tralasciata, immaginandola eccessivamente caotica e disordinata. Ma adesso mi viene la voglia… 🙂
Anche se per me Marsiglia è Edmond Dantes del Conte di Montecristo…e arrivando con quell’idea l’impatto sarebbe stato inevitabilmente traumatico!
Mettiamola così, è sempre bello pensare di avere un motivo per ritornare in Francia. Tanto più che Marsiglia non è troppo lontana e col clima che ha va benissimo per un weekend anche in autunno 🙂
…e tu non potevi essere compagnia migliore! 🙂 Grazie mille ♥
Proprio l’altro giorno stavo ripensando a Marsiglia perché ho dato fondo alla mia piccola scorta di Cagole (la blanche, se ti piace il genere, è molto piacevole): urge nuova spedizione!! E a ‘sto giro mangiamo pure la bouillabaisse 🙂
Grazie a te, se vogliamo organizzare una spedizione bouillabaisse chi sono io per dire di no???
Marsiglia viene spesso presentata come una città molto pericolosa, piena di delinquenza e in mano alle bande della droga…dalle tue parole pare invece che non si avverta questo disagio visitandola! La riconsidererò, grazie!
In effetti viene spesso chiamata la Napoli di Francia in senso dispregiativo, senza considerare il fatto che anche Napoli è una bellissima città! Di Marsiglia ho visitato solo la zona del Porto Vecchio, quindi è un giudizio parziale, ma quel che ho visto mi ha fatto venir voglia di tornare a vedere il resto: era tutto molto ben tenuto e invitante