Dove mangiare in via Paolo Sarpi a Milano? La risposta migliore a questa domanda che in tantissimi si (e mi) fanno è piuttosto soggettiva: perché nella Chinatown meneghina si trova di tutto.

Vi piace il cibo cinese? Ce n’è quanto ne volete. Preferite l’hot pot mongola? C’è. La pizzeria storica? Eccola. La pasticceria? Il gelato? I ramen? Le tapas? Gli arancini? Lo street food? Il birrificio? L’enoteca? Il bubble tea? Il matcha? Il supermercato etnico? Il negozio specializzato solo ed esclusivamente in formaggi? Ci sono tutti.

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Come raccapezzarsi?

Per esempio seguendo Sarpi Food Tour: ovvero il progetto social che via Facebook e Instagram vi prende per mano e vi porta nel quartiere.

Il suo quartiere. A fare che? A mangiare, ovvio.

Tra ravioli, involtini e pizza

La torta lunare, dolce cinese tradizionalmente consumato durante la festa di metà autunno, dedicata all’osservazione e al culto della Luna. Credit foto: Sarpi Food Tour

Tra involtini, pizze, dolci, nuove aperture e locali storici, se volete scoprire le meraviglie di via Paolo Sarpi, anche quelle meno note e persino i locali nascosti nelle mille viuzze che intrecciano la più rinomata via centrale, questo è il profilo da seguire.

Ok, tutto bello. Ma chi c’è dietro Sarpi Food Tour?

Beh, c’è lui. Lui chi? Ve lo presento. Anzi, lo facciamo accomodare e gli facciamo un po’ di domande, che ne dite?

–> Tutti i locali dove mangiare in via Paolo Sarpi

Allora Sarpi Food Tour, chi sei?

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Foto: Sarpi Food Tour

Io, Paolo. Mi sono trasferito da Pomigliano d’Arco (Napoli) a Milano da 13 anni e ho sempre vissuto in Paolo Sarpi.
Amo tantissimo il mio quartiere e credo sia uno dei punti di forza di tutta la città. Che altro dire? Lavoro in Fondazione Prada, adoro il cibo e amo l’Inter.

Quando hai lanciato Sarpi Food Tour e cosa avevi in mente?

Il primo post è di settembre 2017. L’idea di Sarpi Food Tour nasce dal gruppo della social street di zona presente su Facebook. Un tam tam costante tra residenti su novità, problemi, consigli relativi al quartiere. E così ho pensato che potesse essere ancora più interessante, per i non residenti, scoprire cosa accade nel mondofood di Paolo Sarpi.

Il tuo profilo Instagram ha più di 5mila follower, la pagina Facebook 2mila: quanto tempo passi sui social?

Stando alle statistiche di Instagram, circa un’ora e mezza al giorno.

Mai pensato a un blog tradizionale?

No, credo richieda ancora più tempo (ndr – Te lo confermo, Paolo). Ma mai dire mai

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Credit foto: Sarpi Food Tour

Il domandone: tre posti poco conosciuti di via Paolo Sarpi e dintorni?

Direi il Centro Culturale Cinese, in via Sarpi 26, la storica Erboristeria Novetti, aperta in via Sarpi 63 nel 1952, un’istituzione. E poi Parigi Dolci, in via Messina 20.

Ora spiffera: quali sono i tuoi posti preferiti in via Sarpi?

Sicuramente Fusho, riesce persino a farmi piacere il sushi (burrito in questo caso)! Poi B Locale, in via Albertini 4, dove c’è un’ottima scelta di birre artigianali e si può portare da mangiare da fuori. E ovviamente Da Giuliano, storico ristorante che dal 1969 sforna la pizza al trancio.

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L’involtino di Beijing Traditional Rolls. Foto: Sarpi Food Tour

Insomma niente cinesi?

Ah certo, il mio preferito è Tang Gourmet (via Niccolini 20, angolo via Sarpi): bao, noodles, ravioli, servizio veloce e conto popolare.

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