Il mondo ultimamente si è accorto che Milano è una gran bella città.
In effetti, ce ne siamo resi conto anche noi milanesi: da Expo in poi stanno cambiando non solo il volto e lo skyline meneghino, ma soprattutto l’atmosfera.
Succedono cose, c’è sempre più gente, aprono spazi nuovi, musei, locali, ristoranti: ieri la Fondazione Prada e quella Feltrinelli, oggi l’Apple Store, le torri e i palazzi di CityLife, Piazza Gae Aulenti e il Bosco Verticale. Ti volti un attimo e la Darsena, che per tutta la mia giovinezza è stata una landa desolata, diventa uno dei posti più cool della città. E sull’onda dell’entusiasmo ora già si parla di riportare i Navigli all’antico splendore perché Milano – chi mai lo direbbe – in realtà era una città d’acqua.
Insomma sempre più spesso ci guardiamo intorno e ci viene da dire “Sembra quasi di essere a Berlino/Londra/New York!”. E invece no, è Milano, un posto dove è molto bello vivere.
Anche dal punto di vista food.
La città – ammettiamolo – non ha mai brillato per la sua cucina: certo ci sono il risotto, la cotoletta e il panettone, ma la tradizione gastronomica tipica, quella delle trattorie e delle osterie per intenderci, negli anni si è un po’ persa.
Eppure oggi a Milano si mangia molto bene (persino la pizza, incredibile ma vero!), soprattutto se si è disposti a spendere un po’: è il mix di culture il suo lato vincente, l’immensa varietà della sua offerta, la sua capacità di dare spazio a idee innovative e di alto livello. Basta saper scegliere.
E allora se siete in arrivo nella città della Madonnina, prendete nota: ci sono alcune esperienze food che vale la pena provare.
Mangiare in via Paolo Sarpi, la Chinatown di Milano
Una delle zone più iconiche di Milano è via Paolo Sarpi: un tempo viale trafficato, oggi è una zona pedonale dove ai negozi cinesi si affiancano ristoranti etnici di ultima generazione, cantine storiche e nuove realtà ibride.
Dove mangiare?
Sicuramente alla Ravioleria Sarpi (miglior street food di Milano secondo il Gambero Rosso), dove un team di valenti donne cinesi prepara sotto i vostri occhi i ravioli farciti con la carne biologica della vicina – e italianissima- Macelleria Sirtori.
Ma la scelta è ampia: se vi piace la cucina orientale provate i ramen di Chateau Dufan o quelli di Ramen a Mano nella vicina via Lomazzo, il bubble tea, la trattoria Wang Jao e le sue hot pot, lo storico ristorante Jubin (il cui menù è lungo come il Vangelo e spazia da Giappone a Vietnam a Thailandia) o la trattoria casalinga Hua Chen, dove da anni fanno la pasta fresca a mano. E se volete provare a replicare qualche piatto a casa, potete reperire ingredienti e attrezzi da ChinEat oppure tra gli infiniti scaffali di Kathay.
Preferite altro? Godetevi l’aperitivo delle Cantine Isola, il brunch da Otto, la pinsa di Pinsa per Te, la pizza al trancio Da Giuliano e le delizie della Pasticceria Martesana. Se vi piacciono i dolci, lanciate su un’esperienza nuova e varcate la soglia della pasticceria cinese Mr. Time.
–> Scopri dove mangiare in via Paolo Sarpi
Il panettone artigianale
Chiedete a un milanese dove compra il panettone e vi si aprirà un mondo!
Milano è un miscuglio di etnie, dialetti e tradizioni gastronomiche diverse ma rimane sempre la città del panettone Panetun.
Fortunatamente sono sopravvissute, e anzi godono di ottima salute, le pasticcerie storiche che, da Cova a Cucchi a Taveggia, da sempre propongono il tradizionale lievitato natalizio. E accanto a loro è tutto un fiorire di nuove aperture che tra pasticcini e rivisitazioni, mettono in vetrina le loro proposte sul panettone artigianale. Incluso Ernst Knam, la cui pasticceria di via Anfossi ogni anno sforna quintali di panettoni. E, son pronta a scommetterci, anche la nuovissima pasticceria aperta da Iginio Massari a due passi dal Duomo, nella filiale di una banca (sarà per facilitare i clienti nel pagamento del conto finale?).
Dove acquistare un buon panettone artigianale? Ecco la guida a insegne storiche e recenti.
La cena più famosa del mondo
È inutile che vi arrabattiate: da oltre 500 anni, la cena più famosa del mondo è a Milano.
Una tappa a Santa Maria delle Grazie per chi visita Milano è obbligatoria. Ma siccome non si vive solo di arte e amore, potete abbinare la visita al Cenacolo di Leonardo Da Vinci a una cena da Eataly: ovvero unire due eccellenze, una artistica e l’altra gastronomica, per giunta facendo qualcosa di assolutamente milanese.
Perché il Cenacolo l’hanno già visto in molti, ma la cena abbinata l’hanno fatta in pochi (io no, per dirne una, e mi chiedo perché).
Le stelle Michelin



A Milano, dicevamo, si mangia molto bene se siete disposti a spendere bene. Negli ultimi anni all‘ombra del Duomo brillano più stelle che nella Via Lattea: è tutta questione di possibilità o di accantonamento economico di contributi natalizi, tredicesime e regali di compleanno/laurea/nozze e via andare.
Se volete fare un’esperienza gastronomica che di sicuro ricorderete a lungo, provate un ristorante stellato.
In centro ci sono il Ristorante Cracco in Galleria Vittorio Emanuele, Trussardi alla Scala, che come suggerisce il nome è proprio accanto al famoso teatro, oppure Seta by Anton Guida all’interno del Mandarin Hotel, poco distante da via Montenapoleone.
Verso via Tortona trovate Enrico Bertolini al Mudec, ristorante due stelle Michelin all’interno del Museo delle Culture, in zona Repubblica c’è Joia, il ristorante stellato vegetariano dello chef Pietro Leemann in via Panfilo Castaldi.
Un consiglio per spendere poco e mangiare molto bene? Lo stellato Le Innocenti Evasioni: sconta il fatto di trovarsi un po’ fuori mano, in via Privata della Bindellina, ma è l’unico che ho provato e l’ho amato tantissimo. Ha un menù degustazione abbordabile, il giardino esterno, un servizio meraviglioso (e organizza anche corsi di cucina).
Risotto, cotoletta e mondeghili
Risotto, cotoletta, mondeghili, caseoula, bruscitti, ossobuco, nervetti: la tradizione gastronomica milanese è meglio scoprirla in inverno perché non è esattamente all’insegna della leggerezza (qui scopri la cucina lombarda, le ricette e i posti dove assaggiarla)!
Ma è buona e potrebbe davvero sorprendervi, soprattutto perché non è più così facile da trovare.
Dove trovare quindi un buon risotto? Secondo me al Ratanà, in zona Isola.
Se volete un menù interamente milanese e rispettoso della tradizione, allora dovete provare La Pobbia 1850, uno dei più antichi ristoranti di Milano (infatti è nell’elenco dei Locali Storici d’Italia).
E la cotoletta? Optate per la Trattoria del Nuovo Macello (via Cesare Lombroso), il già citato Ratanà (ma dovete prenotarla prima) e il Ristorantino della Carne (via Solari).