Pensavate che le madeleine fossero solo soffici e innocui dolcetti da inzuppare nel te del pomeriggio mentre leggete La Recherche di Proust in compagnia di vostra zia?
Suvvia!
Aprite il vostro cuore e soprattutto lo stomaco al regno delle madeleine salate e iniziate pure a preparare peperoni e pancetta per una ricetta assai goduriosa creata da una vera Signora dei Fornelli.
La Signora dei fornelli
Sono felicissima di annunciare che la prima ospite della rubrica A’ la Recherche de la Madeleine, la più ampia raccolta di ricette di madeleine, è Doriana Tucci: cuoca, maestra di cucina, food blogger, influencer, traduttrice, docente di corsi di cucina.
Ma soprattutto fondatrice dell’associazione La Signora dei Fornelli, sito inserito tra i 50 migliori foodblog italiani.
Insomma non potevo partire meglio di così! Curiosi di conoscerla meglio?
Questionario di Proust per la signora dei fornelli
Madeleine peperoni e pancetta: ricetta
Ingredienti (per una teglia da 12 madeleines medie
- 150 g farina 00
- 3 uova
- 120 g di pancetta affumicata a dadini piccoli
- 80 g di burro salato
- 1 cucchiaino di lievito per torte salate
- 1 peperone giallo piccolo
- 30 g di provolone grattugiato grossolanamente
- olio, sale e pepe
Prima di partire con la preparazione vi ricordo di leggere i cinque trucchi per ottenere madeleine perfette.
Lavare e mondare il peperone, tagliarlo a cubetti piccoli e farlo saltare in padella con olio evo e un pizzico di sale.
Mentre il peperone si raffredda, battere le uova con il provolone e una macinata di pepe, quindi unire il burro fuso e la farina mescolata al lievito.
Aggiungere all’impasto il peperone freddo, la pancetta e mescolare per ottenere un composto liscio e omogeneo.
Lasciate riposare tutto in frigo per almeno due ore.
A questo punto accendete il forno statico a 260°: riempite gli stampi a tre quarti e fate cuocere per cinque minuti, quindi abbassate a 210° e lasciate le madeleine per altri sei minuti.
Sfornare et voilà, mangiatele tiepide.
2 Comments
Sei partita col botto!! 😀
E proseguirò sulla stessa lunghezza d’onda: la prossima sei tu 🙂