Quali sono i Locali Storici di Milano, luoghi iconici dall’inossidabile fascino retrò che non smette di affascinare?
Tra caffè, ristoranti e pasticcerie, viaggio tra gli indirizzi inseriti nella famosa Guida ai Locali Storici d’Italia (edita dall’omonima associazione), dove i tavolini raccontano storie, le pareti trasudano fotografie e i gestori custodiscono aneddoti.
Insomma locali che hanno fatto la storia di Milano. E continuano a farla.
–> Psst, qui trovi la guida ai caffè letterari in Italia e in Europa
Ristoranti storici a Milano

Vi piace la cucina lombarda? Qui potete trovarla:
Biffi in Galleria
Il 15 settembre 1867 Paolo Biffi, confetturiere del Re d’Italia, inaugura il suo locale nella nuova Galleria Vittorio Emanuele II, fresca di lavori. Il caffè e ristorante Biffi inizia così la sua storia: nel 1882 è il primo ristorante milanese a dotarsi di luce elettrica.
Oggi il ristorante occupa due locali al pianterreno e ha un dehor molto spazioso: qui si viene per assaggiare, in un’atmosfera retrò, la cucina milanese. Nel menù troneggia l’osso buco con risotto, ovviamente alla milanese.
Biffi in Galleria – Milano, Galleria Vittorio Emanuele II – Tel 02 8057961 – (Aperto tutti i giorni 12-24)
Savini

Un altro indirizzo storico in Galleria, inaugurato sempre nel 1867: Savini è un’istituzione a Milano.
Gli arredi sono d’antan ma la cucina è a vista, l’ingresso è da via Ugo Foscolo 5 ma l’affaccio del ristorante, al primo piano, e il caffè al piano terra con dehors, guardano direttamente in Galleria.
Era il luogo di ritrovo dei grandi compositori: Verdi, Puccini, Mascagni, Toscanini ma anche Eleonora Duse, Giovanni Verga, Gabriele D’Annunzio, Arrigo Boito e poi Maria Callas, Ava Gardner, Frank Sinatra, Totò.
Una curiosità: proprio qui Marinetti lasciò il Manifesto del Movimento Futurista, pubblicato nel 1909.
Savini – Milano, via Ugo Foscolo 5 – Tel 02 72003433 – (Aperto 12-14.30 e 19-22.30, chiuso sabato a pranzo e domenica)
Da Berti
Aperto nel 1866, qui si viene per mangiare la vera cucina milanese, ahimè ormai quasi introvabile. Dal classico risotto al salto alla cotolette alla milanese, dai mondeghili (qui la ricetta per fare a casa le tipiche polpette milanesi) ai nervetti, dalla cassoeula al bollito all’ossobuco con risotto allo zafferano. E poi panettone tutto l’anno, ovviamente.
Da Berti – Milano, via Algarotti 20 – (Aperto da lun a ven 12.30-14.30 e 19.20-22.30. Sab 19.30-22.30, dom chiuso)
Antica Trattoria della Pesa

La grande tradizione lombarda è il fil rouge dell’Antica Trattoria della Pesa, uno dei pochi ristoranti di Milano a proporre ancora il riso al salto.
Si chiama così perché si trova nel luogo dove nell’800 le merci che arrivavano a Milano venivano pesate per pagare il dazio per poi entrare in città attraverso Porta Garibaldi (un tempo Porta Comasina).
Attiguo alla Trattoria della Pesa si trova Il Piccolo della Pesa, caffè ristorante che fa anche da pub.
Antica Trattoria della Pesa – Milano, via Pasubio 10 – Tel 02 6555741 – (Aperto 12.30-14.30 e 19.30-23, chiuso giovedì e domenica)
Antico Ristorante Boeucc

Nel 1696 (sì, avete letto bene la data) era una piccola osteria tra via Durini e via Borgogna. Nel 1939 si è trasferito in piazza Belgioso, attuale indirizzo dell’Antico Ristorante Boeucc, titolo che con 320 di storia gastronomica alle spalle può ben vantare.
Il menù? Ovviamente i grandi classici della cucina milanese: insalata di nervetti, risotto allo zafferano e al salto, cotoletta alla milanese e ossobuco.
Antico Ristorante Boeucc – Milano, piazza Belgioioso 2 – Tel 02 76020224 – (Aperto da lun a ven 12.30-14.30 e 19.40-22.30)
A Santa Lucia

Gli arredi sono quelli in legno del 1929, le pareti invase da ritratti e fotografie di chi nel corso dei decenni è passato di qui: soprattutto gli attori, che dopo lo spettacolo venivano qui a mangiare.
A Santa Lucia è il ristorante che ha portato la cucina napoletana a Milano. E infatti nel menù ci sono anche le pizze e una serie di piatti a base di pesce.
A Santa Lucia – Milano, via San Pietro all’Orto 3 – Tel 02 76023155 – (Aperto tutti i giorni 12-01)
Antica Osteria La Rampina

A onor del vero, va detto che La Rampina si trova a San Giuliano Milanese, appena fuori Milano. Ma rientra in questa guida vista la vicinanza.
Si trova in campagna, all’interno di una cascina già esistente nel 1500. Insomma un locale diverso da quelli presenti in città, con un menù (l’ho provato in occasione del matrimonio di un collega) ispirato alla tradizione milanese e lombarda e un’atmosfera bucolica.
Antica Osteria La Rampina – San Giuliano Milanese (Mi) via Emilia, frazione Rampina 3 – Tel 02 9833273 – (Aperto 12-15 e 19.30-23, chiuso mercoledì)
Gli hotel storici

Grand Hotel et de Milan
Nella camera 306 del Grand Hotel et de Milan, inaugurato il 23 maggio 1863, il tenore Enrico Caruso e il maestro Gaetano Donizetti al pianoforte registrano con Frederick Gaisberg Una furtiva lacrima, il primo disco piatto della storia.
Vi si potevano incontrare Manzoni, Cattaneo, Correnti, Manara, Balzac e Rossini. E poi Giuseppe Verdi: il grande compositore visse (e morì il 27 gennaio 1901) in una delle camere dell’hotel per 20 anni.
Serve altro per invogliarvi a passare? Potete mangiare al ristorante Don Carlos, che rende omaggio proprio a Verdi, al ristorante e bar Caruso, specializzato in cucina meneghina, e al Jerry’s Bar.
Grand Hotel Et De Milan – Milano, via Manzoni 29
Hotel Principe di Savoia

Essendoci stata diverse volte per lavoro, posso dire di aver sempre mangiato benissimo al Principe di Savoia, anche nei casi in cui il servizio era affidato al catering.
Questo hotel cinque stelle storico e iconico, inaugurato nel 1927 come Hotel Du Nord, da sempre è frequentato da grandi star internazionali e personalità (da Charlie Chaplin al Maria Callas, da Evita Peron a Madonna, Michael Jackson, Lady Gaga, George Clooney).
Fa parte di Dorchester Collection ed è di proprietà del Sultano dei Brunei.
Al suo interno c’è il Ristorante Acanto, con un menù ispirato alla tradizione milanese e italiana rivista in chiave moderna.
Hotel Principe di Savoia – Milano, piazza della Repubblica 17 – Tel 02 62301
Bar e caffè storici a Milano
–> Guida alle torrefazioni artigianali di Milano

Bar Jamaica
Ernst Hemingway è passato di qui, ma del resto ha lasciato tracce di sé in ogni bar del mondo (leggete qui del Floridita a L’Havana).
Aperto nel 1911, il Jamaica era il caffè degli artisti: qui passavano pittori, architetti, intellettuali, giornalisti (qui vicino c’è l’Accademia di Belle Arti di Brera), ma anche artigiani e studenti. C’erano gli artisti Gianni Dova, Roberto Crippa e Cesare Pevrelli, e poi Bruno Cassinari, Samboné, Ernesto Treccani, Ennio Borlotti. E ancora Piero Manzoni e Lucio Fontana.
Negli anni’60 arrivarono i poeti, firme del calibro di Salvatore Quasimodo e Giuseppe Ungaretti, poi Luciano Bianciardi, Antonio Recalcati. Anche Allen Ginsberg, poeta simbolo della Beat Generation, stazionava al Jamaica, così come Ugo Mulas.
L’insieme contribuì a creare la leggenda del Jamaica (il nome si deve al musicologo Giulio Confalonieri, in contrapposizione al grigiore di Milano), fucina di cultura, confronti. Qui si barattavano quadri, schizzi e libri in cambio di cibo, perché come gli artisti di Montmartre, anche quelli di Brera facevano la fame.
Bar Jamaica -Milano, via Brera 32 – (Aperto da lun a ven 9-03, sab 9.30-03, dom 10.30-01)
Il Camparino

È il locale per eccellenza dove fermarsi a bere un caffè a ridosso della Galleria Vittorio Emanuele o meglio ancora un aperitivo.
Aperto dal 1915, il Camparino aveva un impianto idraulico nello scantinato che permetteva al bancone di avere sempre a disposizione seltz ghiacciato. E quindi Spritz e Negroni serviti in continuazione.
Nel 1943 i bombardamenti portano alla chiusura, finché Guglielmo Miani non ne rileva la licenza. Inizia una nuova vita e il Camparino cambia nome in Zucca, poi Miani, poi di nuovo Zucca. Finché nel 2012 torna l’insegna Il Camparino e lì rimane.
Il Camparino – Milano, Piazza Duomo 21 – (Aperto da lun a ven 8-22, sab e dom 8.30-22)
Gin-Rosa

Cercate un posto a Milano per fare l’aperitivo? Venite qui, al Gin-Rosa. Aperto nel 1830 (e spostato nella Galleria San Babila nel 1948), questo luogo è il locale cult dell’aperitivo milanese.
Non a caso, qui hanno inventato l’aperitivo Ginrosa (un infuso di erbe e bacche di ginepro che, a dispetto del nome, è rosso) e da qualche anno qui si producono due tipi di gin.
Gin-Rosa – Milano, Galleria San Babila 4/B – Tel 02 794802 – (Aperto tutti i giorni 7-22, chiuso lunedì)
Pasticcerie storiche
–> Pssst, qui la guida su dove comprare i panettoni artigianali a Milano

Pasticceria Cova
Imperdibile indirizzo per l’acquisto del panettone artigianale, la Pasticceria Cova è nata nel 1817 come caffè letterario a due passi dal Teatro alla Scala di Milano (per poi trasferirsi in via Montenapoleone nel 1950).
Antonio Cova vedeva sfilare ai suoi tavoli Giuseppe Mazzini, Tito Speri, Giuseppe Verdi, Arrigo Boito, Giovanni Verga, solo per citarne alcuni.
Qui nel 1848, durante le Cinque Giornate di Milano, si radunavano i capi del fronte che voleva liberare la città dal dominio austriaco.
Oggi appartiene al gruppo LVMH e ha locali in tutto il mondo e rimane una delle insegne più illustri della pasticceria milanese.
Pasticceria Cova – Milano, via Montenapoleone 8 – Tel 02 76005599 – (Aperto tutti i giorni 8.30-19.30)
Pasticceria Cucchi

Un altro tempio del panettone artigianale, un altro luogo simbolo di Milano fortunatamente per noi resiste dal 1936.
Dalla colazione all’aperitivo, la Pasticceria Cucchi negli anni ha affiancato alle proprie eccellenti creazioni, dolci e salate, sapienti barman, che aggiungono cocktail ad hoc a pasticcini, torte, tramezzini, aperitivi. Tutto in quell’atmosfera retrò rimasta inalterata.
Pasticceria Cucchi – Milano, corso Genova 1 – Tel 02 89409793 – (Aperto tutti i giorni 7-22, chiuso lunedì)
2 Comments
Sai che alcuni non li conoscevo?
Al Savini posso dire di essere stata un’habitué del caffè post pranzo perché lavoravo in via Agnello e ci andavo quasi tutti i giorni. Mi piacevano tanto tutti quei camerieri in divisa seria che mi dicevano “il solito, Dottoressa?”… mi scioglievo….
Ora vado in un bar in Bicocca dove ti accolgono a suon di vocalizzi “ooooooo”, “aaaaaaa”……. che drastico crollo ho avuto… 😉
Ahhhaaaaahhaaaa, io in Bicocca ci ho studiato anni fa e di bar non ce n’era manco mezzo 😉