Ketumbar RomaDice Tripadvisor, ma la cosa è evidente a tutti, che dopo l’elezione di Papa Francesco il traffico sulle pagine relative alla città di Roma si è impennato del 28 per cento. Ben 2 italiani su 5 si dichiarano più propensi a visitare la Città Eterna sotto l’egida del nuovo pontefice. Sorge quindi spontanea una domanda: dove mangiare a Roma?

Dunque, dal momento che questo blog dà più importanza agli aspetti meramente materiali della vita piuttosto che a quelli spirituali, nel caso vi scappi di andare a farvi benedire da Papa Francesco (detto così suona brutto, me ne rendo conto), o semplicemente vedere il Colosseo, gettare una monetina nella Fontana di Trevi e girare in Vespa sotto i pini di Roma, avrete bisogno di sapere dove riposare le stanche membra e recuperare energie.

Mettiamo che la domenica mattina andiate in Piazza San Pietro per sentire l’Angelus: che ne dite di terminare poi in bellezza con un brunch al Testaccio?

Mi sembra un programma perfetto, che unisce sacro e profano accontentando tutti. Vegetariani inclusi perchè stiamo parlando del Ketumbar, in via Galvani 24, Testaccio, Roma (www.ketumbar.it).

E per dimostrare che Roma è Roma, caput mundi almeno fino a qualche secolo fa (ma tuttora una delle città più belle del mondo), il Ketumbar ha un’enoteca a vista sulle anfore del III secolo d.C.

Ketumbar Enoteca

La filosofia culinaria del Ketumbar è incentrata sulla cultura mediterranea e il fatto in casa: si usano prodotti biologici, farine raffinate e zucchero industriale sono banditi e spesso i piatti non contengono nemmeno uova e latte. Quindi se avete intolleranze alimentari qui non dovreste avere problemi.

Siccome vi ho già rivelato la mia passione per i plum cake (qui la ricetta del plum cake banana e cioccolato), le mie antenne sul territorio hanno trafugato dalle cucine una ricetta dal brunch del weekend, che qui vi rivelo.

Plum cake di Kamut e uva di zibibbo 

  • 250 gr di farina di kamut
  • 125 gr di burro di soia
  • 150 gr di zucchero di canna
  • 2 uova
  • 25 gr di rum
  • 5 gr di cremor tartaro
  • 300 gr di uva di zibibbo

Sbattete le uova con lo zucchero, quindi unite il burro e il rum. Setacciate la farina con il cremor tartaro e mescolata al composto di uova e burro. Quindi aggiungete anche l’uva di zibibbo e lasciate riposare l’impasto per 15 minuti.

Accendete il forno a 180°, mettete il composto in uno stampo per plum cake e cuocete in forno per 30 minuti (fate sempre la prova dello stecchino per sapere se è cotto, ogni forno ha regole proprie).

Sei in cerca di ispirazione? Consulta la sezione Ricette di Lili Madeleine.

Autore: Oriana Davini

6 Comments

  1. Salve, quando ho fatto per la prima volta un commento su questo blog ho erroneamente spuntato “notifica nuovi commenti via email”… ora purtroppo ogni volta che viene aggiunto un commento ricevo quattro email con lo stesso commento. C’

    • Ciao, hai provato a togliere la spunta dalla casella ‘notifica nuovi commenti via mail’? Credo sia l’unica soluzione…

  2. Pingback: Ketumbar a Roma: la ricetta del plum cake dal brunch più famoso del Testaccio | Food Blogger Mania

  3. Ok , presto la provero ! L altra ricetta alla banana e cioccolato era venuta spettacolare , speriamo che anche questa sia cosi ….

  4. Meraviglioso! Questa ricetta mi stuzzica , ma scusa l ignoranza che cosa ė il cremortartaro e dove lo trovo ?

    • Sì, è bellissima! Il cremor tartaro è un lievito, lo trovi al supermercato (io l’ho preso al Natura Sì). Fammi sapere come ti è venuto!

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