Appassionati di Champagne, questa notizia è per voi. Inizia la vendemmia e la previsione è di un raccolto di ottima qualità.
A dirlo non sono io ma il Comité Champagne, l’organizzazione creata nel 1941 per riunire tutti i viticoltori e le Maison di Champagne.
La vendemmia
Dicevamo della vendemmia: quella dello Champagne è interamente manuale e riguarda i 34mila ettari della denominazione, coinvolgendo tra le 100mila e le 120mila persone per due o tre settimane. È iniziata il 2 settembre in alcuni vigneti precoci e nei prossimi giorni partirà probabilmente in tutti gli altri.
Nonostante le condizioni climatiche difficili durante il periodo di maturazione dell’uva, le prospettive sono rosee.
Dall’inizio dell’anno fino alla fine di luglio, infatti, la stagione viticola è stata particolarmente tranquilla, con pochissime gelate o grandinate e peronospora e oidio contenuti.

Grappoli eccezionali
Il clima di agosto è stato più incerto: caldo e umidità hanno portato alla comparsa di focolai di botrite. Ma c’è un ma: questo clima ha favorito anche “il peso eccezionale dei grappoli, più di 220 grammi in media, cosa mai vista in Champagne”, ha spiegato Maxime Toubart, presidente dei Vigneron e co-Presidente del Comité Champagne -: questi grappoli numerosi e generosi ci permetteranno di selezionare solo quelli perfettamente sani”.
Insomma, conferma David Chatillon, Presidente delle Maison di Champagne Presidente dei Vigneron e co-Presidente del Comité Champagne, “Tenuto conto del carico d’uva nei vigneti, anche selezionando solo i grappoli migliori, tutti i professionisti dovrebbero raggiungere senza difficoltà la resa disponibile, fissata a 11.400 kg/ha”.