Il rancio di bordo

Vi segnalo una mostra molto particolare, di quelle piccole e di scarsa durata ma che poi si rivelano interessantissime. ‘Il rancio di bordo’: ovvero, come si mangiava a bordo delle navi e nei club della Regia Marina tra il 1892 e il 1942. 

Lo so, l’argomento non è di quelli che vanno per la maggiore e non c’è nemmeno uno chef famoso a tagliare il nastro: però se siete davvero appassionati di gastronomia (ma anche di navi, in effetti), fatevi un giro a Rho, per la precisione a Villa Burba (in corso Europa 291).

Fino al 24 maggio, potete dare sfogo alla vostra turpe voglia: non ascoltare Bach (cit.), ma sbirciare i menù d’epoca, buttare un occhio sulle ricette utilizzate nelle cambuse (portare il taccuino che non si sa mai), entrare nel dettaglio delle tradizioni marinare e approfondire queli aspetti sociali e culturali che hanno caratterizzato il mangiare per mare.

Menù riunione Sottotenenti

La mostra è organizzata dall’Associazione Nazionale Marinai d’Italia gruppo Idalio Vaona (ebbene sì, c’è una sezione pure a Rho) ed è stata resa possibile da una ricerca svolta presso l’Accademia Barilla di Parma e la Collezione di Stampe Bertarelli.

Rancio di bordoL’inaugurazione è prevista stasera, con un convegno esplicativo intitolato ‘Il rancio di bordo: spunti di riflessione sull’alimentazione in mare nella Storia‘. Relatore d’eccezione: Alessandro Pini. 

Chi è costui?

In primis, è Capitano di Vascello. Secondo, è autore di best seller del calibro di: ‘Vademecum per una corretta alimentazione degli allievi dell’Accademia Navale‘ e ‘Razione viveri speciali da combattimento, detta razione K: studio descrittivo della razione riferita alla tipologia di confezionamento e ai dati logistici’ (immaginate di avere lui alle prove in esterna di Masterchef…).

A lui il compito di prendere il pubblico per mano lungo un viaggio gastronomico che dai Sumeri (ricordi improvvisi di sussidiario) ai giorni nostri racconterà storie, tradizioni e curiosità sulla vita di bordo e in particolare il momento del pasto: le proprietà terapeutiche di alcuni cibi, i metodi di conservazione, le scoperte.

Filo d’Arianna conduttore di tutto: la Regia Marina e la sua capacitò di coniugare stile e classe con la praticità necessaria alla situazione. Touché: anche in tempo di guerra, diamine, siamo Italiani, quindi mangiamo bene e con gusto.

Volete saperne di più? Ecco il sito: www.anmirho.it

Autore: Oriana Davini

Cosa ne pensi di questo articolo? Scrivimelo!

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.

%d blogger hanno fatto clic su Mi Piace per questo: