foodwalkingtour MilanoUltimamente ogni volta che metto piede in via Paolo Sarpi scopro almeno tre locali nuovi: se poi mi avventuro per via Procaccini e sbuco all’Arco della Pace, alzando gli occhi mi imbatto in qualche insegna mai vista.

Insomma non sto più dietro alle aperture, perdo il conto delle inaugurazioni, mi accorgo che c’è un posto nuovo sotto casa millemila mesi dopo che tutti già ne parlano. Oltre al fatto che ho un lungo elenco di locali e botteghe storiche ancora da provare.

Con due pupetti, poi, il tempo a disposizione – mio, e in generale di permanenza all’interno di un ristorante con tutta la famiglia al seguito – si azzera come il mio conto in banca dopo che ho pagato la retta del nido.

Che fare quindi? Mi rassegno? Ohibò non se ne parla! Per fortuna ho scoperto Foodwalkingtour Milano e ho partecipato a una passeggiata illuminante.

A passeggio tra realtà straordinarie

L’idea di base è semplice quanto geniale: i Foodwalkingtour sono percorsi guidati a tappe in alcune vie della città, alla scoperta di un quartiere e del suo tessuto sociale attraverso le realtà che fanno del cibo un’eccellenza.

Non solo ristoranti, quindi, ma anche pasticcerie, erboristerie, negozi alimentari, location per eventi e scuole.

Scuole? Ebbene sì, perché a inventare questa formula è stata Claudia Paltrinieri, creatrice del primo Rating dei menù scolastici italiani sul blog Foodinsider.

I partecipanti vengono ampiamente sollazzati con assaggi, degustazioni, storie e incontri. Soprattutto scoprono i commercianti di zona e parlano con loro, ampliando così la conoscenza con negozi e locali davanti a cui magari si è passati davanti per anni ignorandone la storia.

Dall’asilo nido alla Ravioleria Sarpi

I Foodwalkingtour al momento sono due e riguardano una delle zone che più mi piace di Milano: quella intorno a via Paolo Sarpi, dove per altro abito (ma si lavora per organizzarne anche in altri quartieri).

Le tappe? Si va dalla Ravioleria Sarpi a Kathay, il supermercato etnico più grande d’Italia. Dai dolci della pasticceria Martesana al banco del Re dei Formaggi, fino alle Cantine Isola, la macelleria Sirtori, l’erboristeria Novetti e Presso.

In ciascun punto si fanno piccoli assaggi e si ascoltano i titolari, che raccontano il percorso che sta dietro a quella degustazione. Così tutto diventa più consapevole.

Un esempio?

Sapevate che la Ravioleria Sarpi è il frutto di un’amicizia con Walter, il macellaio di fianco? È stato lui ad aiutare Agie (il titolare della ravioleria) a individuare gli ingredienti migliori per il suo prodotto, che ha già ottenuto due premi (Gambero Rosso e ViviMilano) come miglior street food di Milano.

Ma non solo. Il tour che ho fatto io parte dalla mensa dell’asilo nido Il Giardino degli Elfi, dietro via Cagnola: è uno dei pochi nidi ad avere un menù macrobiotico preparato fresco ogni giorno dal cuoco Robi.

Risultato? I bambini si ammalano meno e – ATTENZIONE MAMME SEMBRA UN SOGNO INVECE È REALTÀ- sono quasi sparite le otiti.

foodwalkingotur Milano

Informazioni pratiche

Ogni Foodwalkingtour è programmato a cavallo dell’ora di pranzo e dura circa due ore, ma tra chiacchiere e assaggi è meglio stare abbondanti e prevedere almeno due ore e mezza. Di sicuro uscirete sazi e felici.

E poi si cammina, ergo si smaltisce.

Il costo è di 25 euro a persona: si possono controllare le date (la prossima è il 23 novembre) e prenotarsi sul sito di Foodwalkingtour oppure, se avete un gruppo sotto mano, chiedere di organizzarne uno ad hoc.

Ah, Claudia è felice di organizzare tour anche in inglese, quindi non siate timidi e fatevi avanti.

–> Leggi la Guida alle pizzerie in zona Sempione

Author

Pensavi a Proust e invece trovi solo i dolcetti a forma di conchiglia. A questo punto puoi scegliere: ti metti a leggere la Recherche oppure un blog che adora il formaggio? Chi sono io? Oriana, giornalista milanese di turismo, food ed eventi

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