Questo è un evento del quale ci tengo moltissimo a scrivere, perché riguarda la mia doppietta della felicità preferita: formaggio e gelato.
Avete mai sentito parlare della Festa del Latte a Morimondo?
[Premessa necessaria]
Vi avevo già raccontato di avere nonni cremonesi: là nella Bassa, mio papà ha frequentato la Scuola Casearia di Pandino uscendone con il formaggio nel cuore, l’appuntamento fisso per l’annuale raduno degli ex allievi e una propensione al gelato che a volte somiglia a quella di un tossico per la sua droga (mi riconosco in queste parole, lo ammetto).
La situazione in famiglia sul fronte latticini è dunque questa:
- GELATO – Io e lui conserviamo gelosamente i cosiddetti ‘Cucchiaini dei fuoriclasse’, con i quali noi due – e solo noi due – siamo autorizzati a mangiare gelato direttamente dalla vaschetta. Ricevere il permesso di utilizzare il Cucchiaino del fuoriclasse è segno di grande stima e succede rarissimamente.
- FORMAGGI – Mio papà è uno che al banco dei formaggi del supermercato (ma anche al ristorante) è capace di contraddire chi lo sta servendo attaccando un discorso infervorato sui metodi di lavorazione e conservazione del formaggio (quando succede in casa facciamo partire l’allarme ‘Sos pippone‘).
Ora voi capite che se a Morimondo, piccolo comune incastonato dopo Abbiategrasso, fanno la Festa del Latte con la Scuola casearia di Pandino che organizza i laboratori di produzione del formaggio, io che non ho paura di baciare forme di Parmigiano mi sento moralmente in dovere di scriverne.
[Fine premessa necessaria]
Ma andiamo con ordine.
Morimondo, uno dei borghi più belli d’Italia
Domenica 24 e lunedì 25 aprile a Morimondo, uno dei Borghi più belli d’Italia nonché sede di un’Abbazia abbagliante i cui lavori di costruzione sono iniziati nel 1182, va in scena la rievocazione di una tradizione molto antica.
Il 23 aprile si celebra San Giorgio, patrono dei lattai (e pure degli scout e credo di un sacco di altre categorie): era il giorno nel quale mandriani e venditori al dettaglio firmavano i contratti di fornitura del latte. Una festa, quindi, che veniva celebrata mangiando il pan de mej ai fiori di sambuco, che fioriscono in questo periodo dell’anno, insieme a panna liquida che i lattai regalavano ai clienti.
La Festa del Latte in programma per il 24 e 25 aprile porta in scena questa usanza, con l’aggiunta di laboratori per bambini, dimostrazioni di come si trasforma il latte appena munto in formaggio e il Mercatino della Certosa di Pavia in trasferta per l’occasione.
Il programma è questo: