Se me lo chiedessero non lo ammetterei mai, ovviamente (Fast food? Pev favove, che ovvove!). Ma in un confessionale ben riparato potrei confessare che sì, ogni tanto mi prende l’insana voglia di fast food.
Ma quando sono in aeroporto, magari in attesa del volo – meglio se all’estero, lontana da occhi indiscreti – allora navigo come una barchetta alla deriva finché getto l’ancora al bancone di un McDonald’s/Burger King/ecc e cancello in un baleno 12 mesi di astinenza ordinando un menù completo. Con tanto di Coca Cola Zero (una finta attenzione alle calorie così palese che di solito il commesso di turno mi guarda con disprezzo inarcando il sopracciglio).
Come dicevano i Latini ‘Semel in anno licet insanire‘, proverbio che io liberamente interpreto come ‘Una volta all’anno il fast food è lecito‘.
E siccome l’America è la patria dei fast food (avete visto la mappa gastronomica degli Usa?) ma per sfondare all’estero ormai serve ben più che hamburger e patatine, ho scovato un interessante articolo, dove si affronta l’argomento di cosa si sono inventate le filiali estere dei più famosi fast food americani.
Crown Crust Pizza – Pizza Hut – Emirati Arabi e Medio Oriente
Non posso non mettere al primo posto questa diabolica invenzione che unisce in un unico piatto il peggio del fast food: la Crown Crust Pizza. Servita da Pizza Hutnegli Emirati Arabi e in tutto il Medio Oriente, arricchisce una base che dovrebbe ricordare una pizza con formaggio arancione, pomodori, mini-hamburger e insalata.
Potato&Paneer Burrito – Taco Bell – India
Taco Bell, come suggerisce il nome, vende cibo messicano: tacos e burrito sono i pezzi forti del menù esattamente come gli hamburger lo sono per i classici fast food che servono cibo americano. In India, Taco Bell vende tra l’altro il Potato&Paneer Burrito, ripieno cioè con il tipico formaggio indiano (il Paneer, appunto), riso e carne di pollo.
McBaguette – McDonald’s – Francia
Come rigirare la frittata e venire incontro allo sciovinismo francese? Inserendo in menù un McBaguette, ca va sans dire. E’ quel che ha fatto McDonald’s in Francia, dove insieme alla McBeer propone la versione del classico hamburger con fette di Emmental, senape (di Digione) e insalata. Et voilà la baguette, pardon, la McBaguette.
Mozzarillo&friends – McDonald’s – Italia
Eh sì, anche l’Italia è terra straniera per McDonald’s e quindi via con gli esperimenti. Tempo fa c’era stato il Mozzarillo, che tentava l’unione di hamburger e mozzarella anziché il solito formaggio. Ora si trova il Focaccino, una focaccia all’olio extravergine d’oliva con pomodoro e arrosto di tacchino a fette.
Combo with Poutine – Burger King – Canada
A parte lo sciroppo d’acero, non so molto dei piatti tipici canadesi: pare che la Poutine sia però una vera prelibatezza, soprattutto nel Quebec. Si tratta di un piatto di patatine fritte coperte da una salsa dall’apporto calorico irripetibile, a base di brodo di carne (meglio se molto grassa e untuosa) e formaggio. Poteva Burger King lasciarsi sfuggire una simile goduria? No, e infatti ecco il Combo Poutine nei ristoranti canadesi.
Sambal Pizza – Domino’s Pizza – Malesia
Dobbiamo piegarci al fatto che la pizza ben si presta ad essere proposta in numerose varianti a seconda del gusto locale: per esempio, Domino’s Pizza (che è arrivato ormai anche in Italia) in Malesia ha creato la versione Sambal, cioè con la piccantissima salsa, coadiuvata da peperoni, acciughe, pollo, cipolle e formaggio.
Pao de Queijo – McDonald’s – Brasile
Rassegnatevi, McDonald’s è geniale quando si tratta di attirare gente puntando sulle specialità locali: in Brasile, per esempio, ha lanciato il Pao de Quejio, cioè la versione fast food del famoso pane al formaggio che McDonald’s propone come snack da abbinare al caffè.
Riso alle spezie – KFC – Pakistan
Kentucky Fried Chicken (KFC), ancora assente in Italia, è invece ben deciso a sfondare in Pakistan: dove, per adeguarsi agli usi e gusti locali, ha inserito in menù il Rice’n Spice, un piatto tipico biryani con riso e pollo speziato piccante.
Agnello arrosto – Denny’s – Nuova Zelanda
Denny’s in Italia non è ancora arrivato, ma in Nuova Zelanda sì. E ha dovuto adattarsi al notevole consumo pro-capite di carne di agnello, che infatti ha introdotto in menù in diverse varianti. Ma non solo: visto che è appena uscito il film ‘Lo Hobbit, un viaggio inaspettato‘, cavalca l’onda e propone menù brandizzati (potete prendere la hobbit breakfast, per esempio).
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