Fare la spesa gratis, in Italia, si può: no, se state pensando ai coupon che impazzano negli Stati Uniti e in certe trasmissioni tv, siete fuori strada. Quello di cui stiamo parlando è il primo supermercato per disoccupati.

Un nuovo progetto, un esperimento che cambia completamente il concetto stesso di spesa, una di quelle idee che solo le grosse crisi economiche sanno far nascere, per poi ritrovarsi a dire ‘Com’è che non ci avevamo pensato prima?‘.

Emporio Portobello

Stiamo parlando dell’Emporio Portobello, che aprirà i battenti il prossimo maggio in via Divisione Acqui 81 a Modena, Emilia Romagna: terra generosa, fertile, forte, non stupisce che sappia partorire simili progetti.

Ovvero un supermercato all’apparenza come tutti gli altri ma dove una volta arrivati in cassa non servono contanti nè carte di credito: si paga in ore di lavoro.

A Londra i People Supermarket sono già diffusi, noi Italiani ci arriviamo sempre dopo ma alla fine mettiamo in piedi attività encomiabili, che riescono a coinvolgere il territorio e a sopperire a un bisogno senza far sentire nessuno appartenente a categorie svantaggiate.

Perché l’Emporio Portobello di Modena funziona esattamente in quest’ottica: fare leva sul volontariato, trasformandolo in moneta di scambio. E togliere le famiglie dall’imbarazzo di non poter riempire il carrello.

Ogni famiglia avrà una propria tessera, con la quale potrà fare la spesa. Il prezzo finale dei prodotti inseriti nel carrello viene indicato in punti anziché in euro: in base al nucleo familiare, ogni mese viene ricaricata la tessera (per accedere c’è una valutazione fatta coi Servizi Sociali in base all’ISEE). Il che significa che ci sarà una graduatoria, in base alla quale le famiglie avranno la possibilità di usare la tessera per un tempo limitato: nel caso le condizioni economiche dovessero migliorare, la tessera passa automaticamente a un’altra famiglia in graduatoria.

Come si paga? Prestando ore di lavoro, almeno una volta alla settimana, nello stesso Emporio. Possibile? Sì, grazie alla collaborazione delle associazioni di volontariato di Modena. E a quella di tutti i cittadini che credono nel progetto e che possono fare donazioni andando direttamente sul sito di Portobello Emporio. Oppure le aziende, che possono scegliere di donare i prodotti contribuendo così al progetto.

5 Comments

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  2. Eh si, quei rossi di Emiliani sono sempre un passo avanti . . . peccato che mangino i bambini!!!!

  3. Bellissima iniziativa , perche qui a milano non cè una cosa simile ??Io darei volentieri il mio tempo per un iniziativa del genere . Ancora una volta gli emiliani ci hanno battuto , dovremmo prenderli d esempio !

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