Ancora lui, Joe Bastianich: no, io non appartengo al gruppo di donne ammaliate dal suo fascino da restaurant man, piuttosto faccio parte della folta schiera di ammiratrici di Crozza mentre lo imita al grido di ‘Vuoi che muoro?‘.

Però c’è da dire che, pur non essendo uno chef, Joe Bastianich sguazza nell’ambiente culinario fin da quando era un bimbetto tra le gambe della famosa mamma, Lidia Bastianich, cuoca nata a Pola e diventata famosa in America.

Oggi Bastianich possiede un numero imbarazzante di ristoranti in giro per il mondo, ha aperto Orsone a Cividale, un ristorantino nel suo Friuli, è giudice di Masterchef Usa e Italia, ha portato Eataly nella patria degli hot dog e, pur essendo nato nel 1968, ritiene di avere vissuto a sufficienza per pubblicare due autobiografie – Restaurant man per l’appunto e Giuseppino. Da New York all’Italia: storia del mio ritorno a casa  – che guarda a caso sono andate entrambe a ruba.

Quindi se si lascia andare a snocciolare consigli su dove mangiare a New York, probabilmente ci si può fidare. Anche se suggerisce uno dei suoi ristoranti (mal che vada poi potete mandargli una mail dove lo informate di come il vostro cane piscerebbe sul piatto che vi hanno servito).Joe Bastianich

New York è una città che riserva sorprese, positive così come negative: è un attimo che dal chioschetto degli hot dog in Central Park vi ritrovate a spendere 2.000 dollari per un piatto di pasta! Quindi ben venga una guida, meglio se esperta del settore e nativa della Grande Mela: ok Joe, it’s your turn!

Per chi ha voglia di barbecue

Hill Country Bar New York

Se vi piace la carne, soprattutto quella cotta alla griglia, Joe consiglia due indirizzi:

  • Hill Country BBQ (30 West 26th Street), giudicato addirittura il miglior barbecue della città. Di ispirazione texana, offre il giusto mix di musica live e opzioni from the grill, spaziando dal maiale al manzo ma senza dimenticare must come l‘insalata di patate, la black cherry soda e piatti dai nomi molto american style
  • Tribeca Grill (375 Greenwich Street): se siete a caccia di vip, beh, questo è il ristorante di Robert De Niro. Qui fanno gli hamburger ad hoc per i bambini, quindi se viaggiate coi piccoli di casa è perfetto. Ma il menù del Tribeca Grill comprende anche la classica bistecca di New York, il filetto di manzo alla griglia, petto d’anatra grigliato, salmone dell’Atlantico grigliato e, meraviglia delle meraviglie, propone tra i contorni gli anelli di cipolla fritti.

Ristoranti giapponesi a New York

Preferite la cucina giapponese? Allora dovete puntare verso il West Side, a Chelsea, dove Joe segnala il ristorante Morimoto (88, 10th Avenue, tra 15th e 16th Street).

Già il fatto che nel menù del pranzo compaiano le bento box per me è un richiamo irresistibile: con 25 dollari scegliete tra quella a base di orata, manzo alla griglia, merluzzo o la bento box vegetariana (tutte includono anche zuppa di miso, insalata, tempura, sushi, frutta di stagione e panna cotta (?!)). Il menù del Morimoto per cena spazia dai classici sushi, sashimi, maki, zuppe e noodles ma offre anche un menù degustazione (125 dollari a testa) per sperimentare il meglio della cucina.

Ristoranti italiani a New York

Lavo New York

Chi invece sentisse troppo la mancanza di casa e avesse voglia di cucina italiana, può optare, secondo Bastianich, per Lavo Restaurant (39 E 58th Street), vicino all’uscita sud di Central Park: oltre al ristorante c’è anche un nightclub, quindi è il posto perfetto per passare la serata. L’aspetto interno è quello di un bistrot di inizio Novecento e durante il weekend si può scegliere di consumare pigramente un brunch. Il menù del Lavo Restaurant spazia dal minestrone alla parmigiana di melanzane, dalla pizza cotta in forno a legno a svariati tipi di pasta.

Se poi volete rischiare di incontrare Joe nei panni del businessman, lui stesso consiglia a uno dei suoi ristoranti, Lupa Restaurant (170 Thompson Street), ispirata alle osterie romane (ce n’è una anche a Hong Kong, sempre by Joe). Nel menù di Lupa Osteria Romana trovate la misticanza romana tra gli antipasti, insieme alle olive e alla mozzarella di bufala (6-16 euro), carbonara e cacio&pepe tra i primi piatti (13-18 dollari), saltimbocca e pollo alla diavola tra i secondi (20-26 dollari), sorbetti o biscotti e vino dolce tra i dessert (8-11 dollari).

Tra i consigli di Joe Bastianich su dove mangiare a New York c’è anche The Red Cat (227th Street Avenue), a Chelsea: in realtà non è propriamente un ristorante italiano, piuttosto un locale che offre un menù variegato tra cui spiccano anche pizze, burrata, polenta al forno, ma anche insalate, zuppe, sandwich e dolci come il semifreddo al pistacchio. Nella lista dei vini del The Red Cat spicca un Brachetto Brut Rosato ca’ de mandorli (16 dollari), un Vespaiolo del Veneto (12 dollari), un marchigiano Rosso Conero (13 dollari) e un Dolcetto d’Alba (12 dollari).

Dove fare colazione a New York

Monkey Bar New York

Il Monkey Bar (60 E. 54th Street) rientra nell’elenco dei ristoranti della Grande Mela segnalati da Joe: qui il menù della colazione (attenzione, domenica il locale è chiuso) è una lista infinita che include frutta di stagione (16 dollari), muffin e paste varie (11 dollari), yogurt fatto in casa con granella e frutta (14 dollari), uova sode (9 dollari), omelettes varie (circa 16-17 dollari), french toast (17 dollari), pancakes (17 dollari), salmone affumicato (19 dollari). Inutile dire però che al Monkey Bar potete anche pranzare (con insalate, pasta, carne alla griglia) o cenare (parecchio pesce, carne e una scelta di tre piatti di pasta tra cui spicca una carbonara a 23 dollari).

Vai altrove? Allora leggi qui!

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