Doggy-Bag

Chi di voi ha mai chiesto la doggy bag al ristorante? Scommetto nessuno.

A me è successo solo una volta e solo perché l’amica con cui ero uscita a cena ha avuto l’ardire che a me è mancato.

Tra l’altro eravamo in un ristorante cinese e il cameriere non ha battuto ciglio: è sparito per qualche minuto tornando con una serie di contenitori di plastica contenenti tutto ciò che avevamo avanzato.

Ora il cibo cinese mangiato il giorno non è il massimo…ma non è di questo che voglio parlarvi.

La vera notizia è che in Francia il 2015 si è chiuso con una legge approvata in Parlamento contro lo spreco alimentare, che tra i vari punti obbliga tutti i ristoranti a fornire una doggy bag se il cliente ne fa richiesta.

Legge che sta per entrare in vigore, sdoganando anche tra gli snobbissimi francesi l’abitudine tutta americana di portarsi a casa gli avanzi.

Allons garçons, lotta agli sprechi!

Avete presente quella lunga serie di film dove lui e lei escono a cena e una volta fuori dal ristorante uno dei due tiene in mano un terrificante cigno di alluminio? Quella è la doggy bag, letteralmente il ‘pacchettino per il cane‘, dove si presume che il quadrupede di casa il giorno dopo si ritrovi nella ciotola quel che i padroni hanno mangiato (e pagato) la sera prima.

Tranquilli, se anche non avete cani o gatti in casa potete comunque chiedere la vostra doggy bag e con nonchalance banchettare tra voi una volta a casa.

Qual è il problema?

Ce ne sono due.

Il primo: in Italia non c’è la legge.

Il secondo: non c’è nemmeno l’abitudine. Peggio, ci si vergogna di chiedere al cameriere se è possibile incartare quel che è rimasto nel piatto.

E’ una questione culturale, anche i cugini francesi, legge o non legge, temono di fare la figura dei poveracci. 

Eppure è una questione di assoluto buon senso: pago per mangiare del cibo che qualcuno ha cucinato per me e quel che avanza me lo porto a casa piuttosto che farlo finire in pattumiera.

Non facciamo lo stesso con quel che cuciniamo noi?

E allora viva le doggy bag, non vergogniamoci a chiederle quando andiamo al ristorante: chissà che in poco tempo dilaghi un’abitudine sana, giusta e che ci fa risparmiare.

La legge francese in questione tra l’altro prevede che ogni supermercato di oltre 400 metri quadri di superficie doni i prodotti in scadenza o invenduti a enti del terzo settore.

In questo modo si dovrebbe ridurre di almeno 8 milioni le tonnellate di cibo che ogni anno finiscono nell’immondizia. Tanto, troppo.

Ehi politici italiani, possiamo copiare la legge dei francesi? Eh? Dai!

 

2 Comments

    • Lili Madeleine Reply

      Beh, il nome non mi fa impazzire (al ristorante ci vanno tutti, non solo le famiglie) però sarebbe un bel passo avanti, sperem!

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