Nella profusione di corsi online che ci accompagna due mesi a questa parte, ce n’è uno che vale la pena seguire, per almeno due motivi.

Primo, il contenuto: è un corso in critica gastronomica, un mestiere che ultimamente fanno in molti (o così dicono) ma del quale in realtà non si conoscono le regole.

Secondo, l’insegnante: Valerio Massimo Visintin, il critico gastronomico in incognito del Corriere della Sera.

La critica gastronomica dalla teoria alla pratica

critica gastronomica corso

Cosa fa il critico gastronomico? Quali regole deontologiche deve seguire? Come si valuta un piatto? E un ristorante?

Dal momento che tutti ci divertiamo a postare sui social le foto di quel che mangiamo, forse è arrivato il momento di porsi qualche domanda in più (possibilmente le domande giuste).

E chi meglio può darci una cassetta degli attrezzi di base se non Visintin, che da 30 anni pratica il mestiere senza rivelare la propria identità, oltre a dirigere la scuola di critica gastronomica etica ‘Scrivere di gusto’?

Io mi sono iscritta, perché come mi ha fatto notare una cara amica, investire su se stessi è sempre un’ottima decisione.

Scrivere food

Come funzionerà il corso?

Sarà online, suddiviso in tre appuntamenti (il 14, 21 e 28 maggio) da due ore (dalle 18 alle 20).

Si parlerà dello scenario della ristorazione e del settore gastronomico, di recensioni, ovviamente, guide e blog. E si faranno esercizi pratici (paura, eh?).

Come ci si iscrive? Acquistando il corso sull’apposito sito di Editrice Bibliografica. Quanto costa? 120 euro.

Ci vediamo il 14 maggio!

Author

Pensavi a Proust e invece trovi solo i dolcetti a forma di conchiglia. A questo punto puoi scegliere: ti metti a leggere la Recherche oppure un blog che adora il formaggio? Chi sono io? Oriana, giornalista milanese di turismo, food ed eventi

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