Immancabili sulla tavola di Natale (e spesso esclusivamente lì), i datteri sono un frutto controverso.
Da noi vengono venduti sovente in versione appicicaticcia (mia mamma, grande mangiatrice di datteri, li ha sempre chiamati ciucciate di cammello, così per invogliarci al consumo) ma se comprati e mangiati in loco, nel mio caso in Tunisia durante un viaggio a Tozeur nel 2009, si scopre che sono una bontà divina.
Datteri a Tozeur Datteri in Tunisia Palma da dattero nell’oasi di Tozeur
Lo so, per fare certi viaggi dovremo aspettare ancora un po’: possiamo comunque comprare datteri senza indugi perché oltre al pranzo di Natale c’è di più. Molto di più.
Usare i datteri in cucina
Non starò qui a raccontarvi le proprietà dei datteri, come il contenuto di sali minerali in quantità, potassio, calcio, rame, magnesio, zinco e manganese, oltre che vitamine del gruppo B e fibre.
Siamo gente concreta e Natale si avvicina a grandi passi, quindi abbiamo bisogno di fatti.

E allora procediamo facendo un po’ di ordine: noi di solito consumiamo i datteri essiccati, cioè quelli lasciati beatamente al sole finché il contenuto di zuccheri si concentra sotto la pelle raggrinzita. Datteri freschi non ne ho mai visti, almeno a Milano, e non saprei dove trovarli.
Come si usano in cucina? Esattamente come tutta l’altra frutta secca: si possono mangiare come spuntino spezza-fame, possiamo aggiungerli nelle insalate, nel riso basmati, potete farcirli con un pezzo di formaggio e avvolgerli in una fetta di pancetta per involtini al forno particolarmente golosi, metterli nella granola, in frullati e smoothie.
E poi possiamo usarli per fare la pasta di datteri.
La che?
Pasta di datteri

Se siete vegani o crudisti probabilmente conoscete già la pasta di datteri: cremosa e naturale, si usa di solito come base per preparare dolci senza aggiungere zuccheri artificiali.
Ora, secondo me non c’è nulla di male nell’usare lo zucchero (o il burro), ma se preferite un dolcificante naturale e avete datteri che vi avanzano, potete preparare la pasta di datteri anche a casa piuttosto facilmente.
In che modo? Mette a bagno i datteri nell’acqua e lasciateli a mollo per qualche ora (meglio tutta la notte): il rapporto perfetto prevede 300 gr di datteri e 230 ml d’acqua.
Il giorno dopo scolateli tenendo l’acqua da parte, denocciolateli e iniziate a frullarli aggiungendo man mano un po’ di acqua dell’ammollo. Il risultato finale deve essere una crema liscia, simile nell’aspetto alla marmellata.
Si può usare la pasta di datteri per sostituire lo zucchero nelle ricette dolci: sta benissimo nelle torte, nei muffin, nei biscotti. E si conserva in frigo per diverse settimane.