Italiani tutti pizza mafia e mandolino? Beh no, non proprio.

E non siamo noi a dirlo ma i tedeschi. 

Che gli stranieri ci apprezzino molto più di quanto noi facciamo nei confronti di noi stessi è cosa nota e arcinota.

Ma che gli integerrimi conterranei di fraulein Merkel si dimostrino così sensibili e amanti dell’Italia da conoscere addirittura le peculiarità regionali della nostra gastronomia (più o meno, in alcuni casi meno ma apprezziamo lo sforzo) e usarle per una pubblicità ha del sorprendente.

Oppure no?

In realtà no.

Quel che sanno i tedeschi

Fare leva sull’enogastronomia per spingere il turismo funziona sempre. E noi che siamo un paese dove ci sono più sagre che abitanti dovremmo saperlo bene.

In realtà pare lo sappiano meglio di noi i tedeschi.

Ohibò, in che senso?

Eurowings, compagnia aerea del Gruppo Lufthansa con base a Dusseldorf, ha lanciato una nuova pubblicità per spingere i suoi voli verso l’Italia.

E sapete una cosa? È davvero molto bella, anzi avremmo dovuto pensarci noi!

Si tratta infatti di un viaggio in Italia attraverso le sue specialità tipiche, che vanno ben oltre pizza e tagliatelle.

Da Palermo a Milano

Qualche esempio?

C’è Palermo con i suoi agrumi:

come i tedeschi vedono gli italiani

Ma anche Bologna con un piatto dove non ci sono tortellini (qui si soffre, lo so):

come i tedeschi vedono gli italianiE poi Bari, associata a qualcosa che sembra cacao:

come i tedeschi vedono gli italiani

C’è Milano con i suoi caffè (vabbé ci sono anche i cantuccini, ora non pretendiamo troppo).

come i tedeschi vedono gli italiani

E Roma, dove finalmente trionfa la pasta:

come i tedeschi vedono gli italiani

Anche se il resto dell’Europa per noi rimane sempre un guazzabuglio di cucine più o meno buone ma comunque mai all’altezza di quella di casa nostra (e la mappa dei pregiudizi lo dimostra), assaggiare quel che di meglio hanno da offrire gli altri paesi in termini enogastronomici ci piace sempre.

Non fosse altro – appunto – che per vantarsi di quanto in Italia lo sappiamo fare meglio.

Se imparassimo anche a noi a promuoverci meglio come Paese (a livello locale già lo sappiamo fare) probabilmente ci guadagneremmo molto dal punto di vista turistico.

[Ok, mi fermo qui prima perché se proseguo c’è il forte rischio che io inizi a scrivere frasi come ‘fare sistema’, ‘fare rete’, blablabla]

 

Cosa ne pensi di questo articolo? Scrivimelo!

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.

%d blogger hanno fatto clic su Mi Piace per questo: