Il 20 luglio 1969, mentre Neil Armstrong e Buzz Aldrin mettono piede sulla Luna, a Varese Piero Pirola, proprietario della storica pasticceria Pirola, si chiude nel suo laboratorio e inventa un cocktail sull’onda dell’emozione.
Nasce così Apollo 11, l’aperitivo dedicato alla missione spaziale che negli anni successivi diventa un protagonista della Dolce Vita.
L’aperitivo di Varese

A un primo sguardo, la bottiglia quadrata e l’inconfondibile colore rosa potrebbero far pensare a un profumo.
Invece no: Apollo 11 è un aperitivo la cui ricetta e ingredienti sono ancora rigorosamente top secret (il profumo è quello dei fiori d’arancio, con note di vaniglia e chiodi di garofano).
Negli anni, è passato tra le mani di Ugo Tognazzi, Ornella Vanoni, Piero Chiara, il Conte Agusta. Ed è arrivato fin nelle mani di uno dei protagonisti della missione Apollo 11: Buzz Aldrin, il secondo astronauta a scendere sul suolo lunare dopo Neil Armstrong.
–> Psst, leggi cosa mangiano gli astronauti nello spazio



L’Apollo 11 può essere bevuto così oppure utilizzato come base per creare nuovi cocktail (sul sito trovate alcune ricette, tra cui quella dell’Armstrong, e i formati nei quali può essere acquistato). Potete anche decidere di far personalizzare la bottiglia!
Il bar pasticceria Pirola
Ma chi è Piero Pirola?
A Varese ormai è un nome noto. Nel 1963 ha aperto la sua pasticceria con laboratorio artigianale annesso e inizia a sperimentare.
Inventa l’aperitivo Apollo 11, apre un secondo punto vendita nel centro storico di Varese e si specializza in catering e ricevimenti, mantenendo sempre una filosofia artigianale di fondo. E si fa un nome grazie alle torte tradizionali lombarde: dal Dolce Varese al panettone, dalla veneziana ai brutti e buoni, dalla torta della gioebia ai cammelli di sfoglia.