Cerevisia birreBirra artigianale e Trentino Alto Adige: se state cercando un’ulteriore motivo per organizzare un weekend lassù tra i monti, eccovelo, è Cerevisia 2016. 

Ovvero la terza edizione del Festival delle birre artigianali trentine, che rispetto all’anno scorso conta sei nuovi birrifici in più tra i partecipanti.

Ve li presento come se fossi Fabrizio Frizzi alla finale di Miss Italia (qui trovate la lista di tutti gli espositori):

Location del festival è l’Alta Val di Non, nella quale ho lasciato il cuore durante un weekend, quindi ve lo segnalo ancora più volentieri perché la destinazione da sola vale il viaggio, soprattutto in primavera.

Cerevisia 2016

Mele, sciroppi, prati, bretzel (o pretzel?), ottimo vino, castelli arroccati, fiori, cucina di montagna sana e robusta. E poi i birrifici artigianali di Merano e dintorni, pecore, mucche: insomma, i motivi per partire sono tantissimi.

Incluso Cerevisia 2016 (sapete perché il festival si chiama così? Nel XVI secolo Paracelso diceva: ‘Cerevisia malorum divina medicina’, ovvero ‘La birra, rimedio di tutti i mali’): dal 20 al 22 maggio a Fondo (Tn) si riuniscono tutti coloro che amano, producono o semplicemente preferiscono degustare la buona birra artigianale (a proposito, questi sono i 5 errori da non fare mai con la birra).

Per darvi un’idea, l’anno scorso sono state servite 17mila degustazioni a 9mila visitatori.

Cerevisia 2016

L’appuntamento con i migliori mastri birrai del Trentino è al Palanaunia di Fondo: tre giorni di incontri, laboratori di home brewing per imparare a farsi la birra in casa, degustazioni, convegni organizzati con Slow Food, laboratori e tavole rotonde.

Come per ogni festa che si rispetti, il culmine della manifestazione sarà l’elezione della miglior birra (l’anno scorso vinto dalla Maria Mata  del Birrificio Rethia di Vezzano) e il miglior birrificio artigianale (l’anno scorso Bionoc’).

Altri premi vengono assegnati alla miglior birra artigianale trentina di tradizione brassicola tedesca, a quella di tradizione inglese, a quella di tradizione belga ed infine a quella di tradizione americana.

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