Piccolo e semplice ristorante aperto meno di un anno fa in via Solari: il nome potrebbe creare qualche confusione con Casa Ramen all’Isola, che con questo ristorante condivide un menù semplice incentrato sui mitici spaghetti in brodo, ovvero i ramen.
Alla Casa del Ramen però c’è meno hipsterismo e qualche tavolo in più. E poi si trovano in due quartieri completamente diversi.
Dunque arredamento essenziale, cucina a vista con tanto di cuoco che tira a mano i ramen al momento dell’ordinazione e prepara i ravioli. Cioè come mi immagino io i ramen bar in Giappone.
Ci sono stata un freddissimo giorno d’inverno: mi sono seduta, ho ordinato una ciotolona fumante, l’ho gustata in silenzio e mi sono sentita in pace col mondo.
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Casa del Ramen: menù

Il menù include quattro tipi di ramen (manzo, anatra, vegetariani o pesce, tutti 8 euro), le polpette di pesce e i jiaozi, ravioli alla piastra fatti a mano (nella versione carne o vegetariani, tutti a 6 euro): di questi ultimi io ho provato quelli al maiale, saporiti e perfetti per creare dipendenza.
Assolutamente promossi i ramen (8 euro), diversi da tutti gli altri che ho mangiato: io ho preso quelli al manzo e il mio compagno quelli all’anatra. Rispetto ad altre esperienze, il brodo è più simile al nostro: si sente il sapore della carne (morbidissima) e delle verdure, meno quello del miso.
Secondo me è un tipo di ramen che potrebbe piacere ai neofiti, a chi teme che il brodo troppo sia troppo diverso dal nostro e guarda con sospetto all’approccio dei ramen.
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La Casa del Ramen – Via Solari 23 – 02 58111459 – Orari: lun 12-15, chiuso nel pomeriggio. Da mar a dom 12-15 e 19-22.30
2 Comments
ho provato questo ramen e mi è piaciuto anche se l’anatra sapeva troppo di selvaggina (o io non sono abituata, ma quella arrosto ha un altro sapore :)). I ravioli mi hanno lasciata esterrefatta e hanno creato dipendenza. come posso vivere senza? tocca tornare, per fortuna è vicino a casa!
Credo che a molti sapori giapponesi non siamo per nulla abituati, soprattutto considerato che hanno basi gastronomiche lontanissime dalle nostre. ma è una buona scusa per tornare spesso e farci l’abitudine! Sui ravioli…io in effetti non riesco più a vivere senza 😉