Non si scappa, gennaio è tempo di elenchi, soprattutto di buoni propositi per l’anno nuovo: le liste fioccano dappertutto, dai libri da leggere ai viaggi imperdibili. Ho capito che è inutile opporsi al trend, quindi mi adeguo. Però mi riservo un piccolo spazio di sfogo, giusto per iniziare l’anno combattivi.
In primis, un desiderio (a parte quello relativo alle patatine fritte): vorrei sfruttare il 2013 per esplorare nuove cucine. Come quella bretone (che io amo, vi ricordate che tra i primi post vi avevo segnalato dove mangiare le crepes bretoni a Milano?). E lo farò con una guida particolare, quella di Tante Soizie, il cui ricettario è planato tra le mie mani direttamente da un piccolo paesino di pescatori della costa bretone sotto forma di regalo di compleanno (uno dei più azzeccati di sempre, infatti arriva da una cara amica). Preparatevi per le galettes.
Secondo desiderio, vorrei darmi alla pizza fatta in casa (il punto in cui parlo di dieta arriva dopo, tenete duro): ho trovato un po’ di farine che vorrei testare e un’altra cara amica, campana doc (una donna con le mani di fata, guardate il suo sito Rachele Creazioni), è stata così gentile da passarmi la ricetta che la sua famiglia usa per fare la pasta della pizza in casa.
Terzo punto: vabbè, affrontiamo il leit motive post epifania, la dieta. Che però io vorrei trasformare parlando di alimentazione migliore. Non triste eh, migliore. Il che significa una maggiore informazione sulle nostre abitudini alimentari, privilegiare i prodotti locali e la filiera corta e capire meglio cosa ci mettiamo in bocca e nello stomaco (per intenderci, il burro resta una presenza salda in frigo).
E poi introducendo alimenti nuovi e ingiustamente sottovalutati, come i semi di lino: pensavo anch’io che fossero utili solo come impacco per i capelli, invece ho scoperto che hanno una sfilza di qualità positive quindi sto studiando una serie di ricette per impiegarli.
Infine, la parte sfogo: cupcakes e cake design, parliamone vi prego. Lo sbocciare di zuccherini colorati ovunque inizia a nauseare perfino me, golosa e appassionata del genere: non sopporto più il boss delle torte (lo spiattellamento delle sue origini italiane è un concentrato di luoghi comuni che in confronto Il Padrino mi appare obiettivo e scientifico come un documentario sulla caccia dei leoni), non riesco nemmeno più a prendere in mano un libro che spiega come decorare il cupcake di Halloween e inizio a vacillare anche di fronte ai macaron rosa confetto.
Insomma serve un cambiamento. E visto che i Maya hanno fatto cilecca e si profila un nuovo anno all’orizzonte, quale momento migliore per iniziare a impastare, tritare semi di lino e spadellare galettes?
8 Comments
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Quando fai la pizza mi inviti? Adoro quella fatta in casa 😀
Amica sei proprio fantastica , mai come in questi giorni ho pensato le stesse cose , troppi esperti in torte e dolci di zucchero dispensano ricette e consigli , mi si stanno cariando i denti da tanto zucchero ovunque e dappertutto !!! Aspetto presto tue ricette alternative …… Un abbraccio grande grande
Anche perchè dal 7 gennaio…tutti a dieta 😉