Se vi piace la birra, avrete notato anche voi che ultimamente c’è gran fermento (lo so, è una battuta scontata ma rende l’idea).
Dalle birre trappiste Chimay (si pronuncia Sci-me, so che ve lo stavate chiedendo) a Peroni, da Corona a Leffe, è tutto un lancio di nuove referenze, iniziative e restyling.
Pronti a un giretto al termine del quale avrete una gran voglia di farvi una birretta?
—> Psst, 5 errori da non fare con la birra

La nuova Chimay 150
Il birrificio trappista belga, tuttora gestito dalla comunità monastica dell’abbazia Chimay (che oltre alle birre produce anche formaggi), ha lanciato Chimay 150, il cui nome rende onore all’attività del birrificio, in funzione da oltre 150 anni.
Dal 1° giugno sarà in vendita la nuova birra chiara e forte (10% vol): fresca e fruttata, al naso presenta aromi di menta, bergamotto, lime ed eucalipto e un sapore con note di rosmarino e chiodi di garofano con un pizzico di zenzero (se riuscite davvero a sentire tutto questo ditemi come fate).
Viene prodotta usando due luppoli: Saaz e Hallertau Mittelfrüh, oltre a una spezia tenuta strategicamente segreta.
Peroni: nuovo look e lancio di Kozel



La Peroni è una birra totalmente italiana e ci tiene tantissimo a farcelo sapere.
Per i suoi 175 anni, ha infatti deciso di rifarsi il look lanciando una serie di novità, prima tra tutte la nuova grafica di etichetta e logo. Rimangono i colori tradizionali del brand, oro e rosso, ma si aggiungono i claim “Indiscutibilmente italiana” e “Prodotta a Bari, Roma e Padova”.
Tutto qua? Eh no: in etichetta arriva anche un Qr-code tramite il quale si può scoprire tutto sulla birra che stiamo per bere, entrando dunque nella filiera: da dove arriva l’orzo (Peroni ha una rete di 1500 agricoltori dislocati tra Abruzzo, Marche, Umbria, Toscana, Lazio, Molise e Puglia), ci l’ha prodotto, quanto giorni ci sono voluti per produrla, in quale malteria. Trasparenza ai massimi livelli, insomma, garantito dalla tecnologia Blockchain.
Il marchio ha anche lanciato in Italia Kozel, la birra ceca più venduta al mondo: sarà prodotta nello stabilimento Peroni di Padova secondo la ricetta originale e sarà disponibile nella versione Premium Lager e Dark Lager.



La birra Corona in lattina
Anni passati a bere bottiglie di Corona con tanto fettina di lime incastrata all’imbocco e ora arriva la lattina.



La novità è che la storica birra Corona Extra, nata in Messico nel 1925, sbarca nella gdo in lattina da 33 cl: il nuovo formato, fanno sapere dall’azienda, non sostituirà l’iconica bottiglia. Semplicemente è un’opzione pratica e semplice da aprire per il consumo ovunque.
Birra Leffe e Alessandro Borghese



Abbinare la storica birra belga Leffe ai piatti della tradizione italiana: come si fa? Si chiama Alessandro Borghese e lo si mette a cucinare in diretta su Instagram.
Due gli appuntamenti già andati in onda e reperibili sul profilo social di Leffe: nel primo si preparano i fusilli alla vignarola abbinati a Leffe Blonde, nel secondo cotoletta e Leffe Rouge. Sul sito, poi, si trovano ulteriori consigli per abbinare le birre Leffe ai piatti italiani.
Di pari passo, il birrificio ha fatto una donazione al Banco Alimentare che permetterà di donare l’equivalente di 100mila pasti.