Pare che dall’inizio di maggio si possa timidissimamente mettere il naso un po’ fuori di casa (ma sempre sotto la mascherina).
Pronti alla Fase 2?
Un’indicazione, quella del governo, così priva di paletti chiari e definiti da aver fatto nascere due gruppi di interpretazione della stessa normativa completamente diversi.
Ci sono quelli per cui dal 4 maggio alè liberi tutti, ci vediamo al parco coi bambini, accendi la griglia e invita nonni zie cugini!

E quelli per cui poco o nulla cambierà (io mi sento di appartenere più a questo secondo gruppo).



(Tra l’altro, prima o poi dovremo fare i conti con l’incremento di consumo alcolico apportato alla nostra dieta quotidiana).
Quel piccolo problema pratico…
Ci sarebbe poi quella minuscola questione pratica con cui le famiglie fanno i conti dal 22 febbraio (due cazzo di mesi e mezzo fa): i bambini. O meglio la loro gestione.
Il problema non sono loro, ovviamente, mollati a casa da un giorno all’altro. Il fatto è che si fanno i conti per la ripartenza senza considerare che nessuno può lavorare se non sa dove mettere i figli.



E a rimetterci saranno ancora una volta le mamme e in molti casi i nonni, il vero welfare sociale di questo paese (forse la pandemia ci farà capire che così non si va lontano?).
Lo smart working con loro a casa non funziona. La didattica a distanza ci ha rotto le palle. Zoom non lo sopportiamo più. E loro, che finora sono stati bravissimi, iniziano giustamente a sbroccare.
Quindi? Come tiriamo settembre?
Il filtro quarantena
Comunque, sorvolando su chili in più -capelli uno schifo – peli lasciamo perdere – forma fisica generale non pervenuta – isteria livello pro, una volta terminata la fase di emergenza, ci toccherà affrontare l’effetto predetto da Zerocalcare in Rebibbia Quarantine: rimuovere il filtro Quarantena, quello che ci ha fatto dire cose privatissime via Zoom, Whatsapp e qualunque altro canale social a persone che magari non sentivamo da millenni. O che conosciamo poco (abbiamo tutti un amico fagiano imperiale, no?).
Perché in quarantena sfumano i contorni, si sfalda il tempo, tutto è diverso: la nostra vita di un paio di mesi fa ci sembra appartenere a un’altra era geologica.
Cose utili da sapere
Ma passiamo alla furbissima rubrica sulle cose utili da sapere in questi giorni così particolari.
In questi giorni ripartono i mercati comunali all’aperto, per ora solo con i banchi alimentari. Abitando in una via dove c’è il mercato due giorni a settimana, mi domando come si farà per il distanziamento sociale: da quel che leggo nell’Ordinanza di Regione Lombardia, ci sarà solo un varco d’accesso separato da quello di uscita, rilevazione della temperatura di tutti (clienti e operatori), guanti e mascherine obbligatori.



Insomma, va da sé che andare a fare un giro al mercato sarà (giustamente) molto diverso da quel che ci ricordiamo. Io però mi domando se era proprio necessario riaprirli…
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Per il resto, siate pazienti, panificate, impastate. Anche se ne avete i maroni pieni.


