Beh, ci siamo, è arrivato dicembre, ultimo mese di questo pesantissimo 2020.
Quindi ogni volta che apriamo una casellina del calendario dell’Avvento pensiamo che è un giorno in meno che ci separa dal 2021 e – si spera – dalla fine dell’emergenza sanitaria.
Non sappiamo ancora bene cosa potremo fare a Natale e con chi si potrà passare il Capodanno (un indizio: i congiunti) ma di sicuro sarà un inverno molto più casalingo del solito.

Questa pausa forzata ci costringe almeno a lasciar andare un po’ dello stress legato al Natale e a ritrovare una dimensione più intima. Del resto, cenoni e pranzoni si possono fare in misura molto ridotta, le feste sono sospese, i mercatini di Natale eliminati, le tombolate ristrette ai parenti di primo grado.

Qui a Milano han sospeso gli Oh Bej Oh Bej e l’Artigiano in Fiera va in scena solo in modalità online. E nonostante la nostra incrollabile fede (pagana) in Sant’Ambrogio, devo ammettere che quest’anno abbiamo già fatto l’albero.
Non solo, tantissime pasticcerie stanno già vendendo (online ovviamente) il panettone artigianale. Però il Comune ha confermato alberi di Natale e luminarie in giro per la città: più sobri ma è comunque un modo per scaldare gli animi.

Elf on the Shelf
Per il primo anno, da oggi anche a casa nostra ci sono due elf on the shelf: Pan di Zenzero e Scintilla.

Di cosa si tratta?
Elf on The Shelf, ovvero elfo sulla mensola, è una tradizione americana che ultimamente impazza anche in Italia, per lo meno su Instragram.
Nasce tutto da un libro, dove si racconta la vita di Babbo Natale e soprattutto dei suoi elfi: alcuni di loro vengono inviati a casa dei bambini, dove stazionano di giorno per osservare come si comportano e poi riferire a Babbo Natale di notte.
In pratica, il 1° dicembre i bambini trovano un elfo al quale devono dare un nome e possibilmente costruire una piccola porta magica: ogni mattina lo ritrovano in una posizione diversa (il bello è cercarlo!), magari con regalini, sorprese o messaggi.
Ci si può sbizzarrire con la fantasia: per trovare idee basta seguire l’hashtag #elfontheshelf su Instagram o ricorrere a Pinterest, dove ho trovato queste immagini:
Cosa fare
Che ci resta da fare? Beh, parecchio in realtà perché il tempo dovremo pur passarlo ed è meglio farlo bene.

- Per prima cosa, avete un calendario dell’Avvento? Altrimenti è il caso di procurarsene subito uno
- Bevande calde per scaldare l’inverno ne abbiamo? per una volta potremmo imparare a preparare la barbajada, la cioccolata al caffè tipica di Milano
- Serie tv, film e cartoni natalizi: se non è questo il momento migliore per abbondare, onestamente non saprei quando
- Possiamo iniziare ad acquistare i regali di Natale: se avete amici o parenti che amano la cucina giapponese, qui trovate idee originali
- Se siete a Milano, dal 7 al 22 dicembre potete lasciare un panettone sospeso in queste pasticcerie. Se invece siete a Torino potete acquistare formaggi francesi da Amaury Fromager
- Ovunque voi siate, il 12 dicembre c’è un corso online per imparare a fare la Bûche de Noël, il dolce natalizio tipico francese
- Se cercate un buon panettone artigianale, lo trovate qui
- Ricordo che rimangono aperti i mercati agricoli, dove trovare anche prodotti gastronomici da regalare a Natale
Cosa cucinare

Poi possiamo fare quel che abbiamo abbondantemente fatto durante il primo lockdown: cucinare.
Ricette buone da fare a dicembre, magari durante le vacanze, soprattutto se siete a casa coi bambini:
- Bruscitti di Busto Arsizio
- Ramen (anche veg se preferite oppure con pollo. Se però volete qualcosa di più veloce provate il brodo orientale)
- Polpette di verza e patate
- Involtini di verza giapponesi
- Zuppa di miso
- Riso e prezzemolo
- Madeleine di Natale con zenzero e cardamomo
- Biscotti Petit Beurre
- Meringhette
- Crema di marroni
- Grolla valdostana (questa magari ai bambini non datela)
- Cinnamon Rolls alla cannella
- Ricette per riciclare il cioccolato
- Torta sbrisolona
