Che lassù ci sia un ristorante per la più romantica delle cene è forse risaputo, ma sapevate che sulla Tour Eiffel si produce anche il vino?

Scintillante, svettante, vista in mille film: madame la Tour Eiffel è il simbolo di Parigi, la torre sulla quale almeno una volta nella vita siamo saliti (o abbiamo sognato di salire).

Eppure la Dama di ferro, costruita per l’Esposizione Universale del 1889 di Parigi dalla Compagnie des Établissements di Gustave Eiffel, inizialmente ebbe molti critici, preoccupati per l’impatto estetico sulla Ville Lumière di un monumento così imponente (alla quale ci si riferiva come “gigantesca ciminiera”, “chiodo”, “candelabro rovesciato”, “impalcatura di sbarre e ferro”).

Del resto, è il caso di dire che le misure contano: con un’altezza di 312 metri e quattro giganteschi piloni in ferro che reggono tre piani, raggiungibili attraverso otto ascensori, la Tour Eiffel doveva rappresentare il simbolo della grandeur francese, una curiosità strabiliante con cui stupire i visitatori dell’Esposizione Universale per poi diventare un’attrazione turistica tra le più celebri al mondo (l’altra, poco distante, è Disneyland Paris).

Ipotesi che poi si sono puntualmente verificate, con oltre 300 milioni di visitatori dalla sua inaugurazione. E visto che oggi, dopo 132 anni dall’apertura al pubblico, la Tour Eiffel è universalmente nota, conosciamola meglio. E accomodiamoci a uno dei tavoli dei suoi ristoranti.

Cinque curiosità sulla Tour Eiffel

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Foto: Tour Eiffel Paris

1. Ha tanti ristoranti

Lo scrittore Guy de Maupassant fu un fervido critico della Torre Eiffel. Dopo la sua inaugurazione, narra la leggenda, pur di non vederla pranzava e cenava nei ristoranti della Torre, dai quali in effetti non si vedeva il profilo svettante della Dama di ferro.

Nella Tour Eiffel c’erano infatti diversi ristoranti (oltre alle mense per i lavoratori durante la sua costruzione), una pasticceria, una brasserie fiamminga, un bar anglo-americano, dove cenavano personaggi illustri come Sarah Bernhardt, Edmond de Goncourt ed Émile Zola.

Se anche voi volete fare come Guy de Maupassant & co e mangiare sulla Tour Eiffel, oggi potete scegliere tra diverse opzioni:

  • Sia al primo che al secondo piano ci sono dei buffet per spuntini rapidi ed economici
  • Al primo piano c’è 58 Tour Eiffel, ristorante guidato dallo chef Thierry Marx e attualmente sottoposta a un progetto di totale rinnovamento degli spazi: vista che spazia su Parigi e menù stagionale con prodotti provenienti dall’Ile de France. Il ristorante è aperto dalla colazione al dopo cena.
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Il ristorante 58 Tour Eiffel
  • Al secondo piano della Tour Eiffel c’è il ristorante Jules Verne, guidato dallo chef tre stelle Michelin Frédéric Anton, con tre sale affacciate rispettivamente su Trocadéro, Champ de Mars e Quai Branly (c’è anche una saletta esclusiva per otto persone che affaccia sui meccanismi a ruota della Torre sempre in movimento). Il menù propone cucina francese di alto livello e calibrato per pranzo (inclusi business lunch), cene e colazioni, anche di lavoro.
  • In cima alla Tour Eiffel c’è uno Champagne Bar per degustazioni di bollicine

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2. Sulla Tour Eiffel si produce vino

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Foto: Winerie Parisienne

Ci sono i ristoranti, poteva mancare una cantina? No e infatti c’è: si chiama Winerie Parisienne e ha installato un impianto di produzione al primo piano della Tour Eiffel, dove lo scorso autunno ha imbottigliato per la prima volta un vino rosso prodotto con uve Merlot provenienti al 100% dall’Ile de France.

Se siete in visita alla Dama di Ferro, al primo piano trovate il punto degustazione e ovviamente il negozio.

3. Radio Tour Eiffel

Inizialmente la Tour Eiffel doveva rimanere in piedi solo per 20 anni ma vista la sua altezza si decise di utilizzarla come antenna gigante per esperimenti scientifici che riguardavano la trasmissione radio. Nel 1921 nacque Radio Tour Eiffel, che per 20 anni trasmise notiziari, musica e previsioni meteo, a cui seguì una stazione televisiva.

Ancora oggi la Torre Eiffel è il principale mezzo di trasmissione radio e televisivo dell’Ile de France.

4. In cima c’è l’ufficio di Gustave Eiffel

In cima alla Tour Eiffel c’è un appartamento: era l’ufficio di Gustave Eiffel per fare esperimenti e ricevere ospiti (tra questi Thomas Edison) ma non era dotato di letto perché l’ingegnere non pernottava sulla Torre. Oggi è stato ricostruito come ufficio ed è incluso nelle visite guidate.

E contrariamente a quanto si crede, la torre non oscilla al vento e non aumenta di dimensione a seconda della temperatura.

5. Come brilla lei…

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Fa parte del suo fascino: la Tour Eiffel brilla e scintilla illuminando la Ville Lumière ogni notte. Inizialmente erano 10mila lampioni a gas a garantirne la visibilità anche in orario notturno, con in cima il faro bianco rosso e blu più potente del mondo (oggi sostituito da due fasci di luce ruotabili a 360 gradi e visibili fino a 80 km di distanza).

Oggi ci sono 336 proiettori di luce giallo oro che la illuminano dall’interno e che di notte brillano per cinque minuti ogni ora fino all’1.

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Pensavi a Proust e invece trovi solo i dolcetti a forma di conchiglia. A questo punto puoi scegliere: ti metti a leggere la Recherche oppure un blog che adora il formaggio? Chi sono io? Oriana, giornalista milanese di turismo, food ed eventi

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