Il primo gennaio è per definizione il giorno dedicato ai buoni propositi per l’anno nuovo.
Io non ho ancora imparato a fare le liste ma ho comunque capito che sono utilissime e molto di moda.
Quindi non mi tiro indietro.
Ecco il mio 2018, o almeno come lo vorrei in 20 praticissimi e attualissimi punti.
- Dormirò ogni notte per almeno 7 ore di fila senza interruzioni
- I nasi di famiglia continueranno a gocciolare ma non ci saranno otiti, bronchiti, bronchioliti e tutto quel che finisce in ‘ite’
- Imparerò a fare i macaron, le meringhe, le torte fluffose e a usare la sac à poche
- Tornerò ad avere una vita sociale, anche in ore serali
- Faremo finalmente una vacanza degna. Il che significa riuscire almeno a partire, tornare nelle date previste e possibilmente divertirsi
- Continuerò a pulire vomito, cacca e pipì ma le pareti di casa rimarranno rigorosamente intonse e candide
- Avrò conversazioni con altri adulti che non riguarderanno bambini e virus
- Non avremo mai più, e ribadisco mai più, i pidocchi
- Avrò la pancia piatta (seeeeeeeee….)
- Riuscirò a cenare senza mai alzarmi dalla sedia o avere qualcuno in braccio
- Andrò ad almeno due concerti
- Più Netflix, meno Rai Yoyo
- Imparerò a dire di NO
- Farò un menù settimanale coordinato con quello della materna e del nido. Lo giuro
- Imposterò la mia vita, privata e professionale, all’insegna della semplificazione
- Nel weekend riuscirò a fare lunghe colazioni durante le quali bere un’intera tazza di te e leggere almeno un articolo di Internazionale (o tre di Vanity Fair) senza interruzioni
- Mi comprerò un cappotto nuovo. E forse sarà rosso
- I miei maglioni (ma vale anche per magliette e camicie) non avranno tracce di vomito, saliva e snarigiamenti vari
- Saremo pronti a uscire di casa tutti e quattro impiegandoci meno delle attuali due ore
- Gli altri pensino quello che vogliono. Io me ne infischierò
Buon anno a tutti, che sia come lo volete. O anche meglio.
2 Comments
Propositi meravigliosi… li adoro…
Te li approvo tutti e, quando hai voglia di parlare di tutto tranne che di bambini, io sono qui! 😉
Un abbraccio,
Elena
PS: il mio preferito è l’ultimo! ti auguro che sia il primo a realizzarsi….
Sai che a pensarci bene è anche il mio preferito oltre che il più difficile?